BARLETTA, Gabriele
Nato secondo alcuni ad Aquino, secondo altri a Barletta, visse nel sec. XV. Ben poco si conosce della sua vita: domenicano, forse discepolo di s. Antonino, arcivescovo di Firenze, fu un celebre oratore. Pronunciò sermoni nelle principali chiese d'Italia e famoso è rimasto il detto: "Nescit praedicare qui nescit barlettare". Morì dopo il 1480. Il suo nome ricorre sotto l'anno 1484 nel catalogo di scrittori inserito nella cronaca del domenicano Alberto di Castello e pubblicato recentemente da R. Creytens. Tra i domenicani della Confraternita di S. Tommaso d'Aquino di Perugia - costituita il 10 maggio 1445 nel convento di S. Domenico ad opera di Giovanni da Napoli O. P. - figura nella primitiva matricola dei confratelli un "Gabriello dello Riame di Napoli" (O. Marinelli, La Compagnia di S. Tommaso d'Aquino di Perugia, Roma 1960, p. 115): forse il nostro B.? Mancano documenti probanti.
Citato da storici sia domenicani sia laici, fu - secondo alcuni - maestro di teologia ed esperto pure nel diritto civile e canonico. Scrisse i Sermones quadragesimales et de sanctis costituiti da 52 Sermones domenicales, 28 De sanctis, 3 Extravagantes, 4 De adventu, che furono pubblicati per la prima volta a Brescia da Giacomo Britannico l'11 nov. 1497 U quadragesimali) ed il 13 genn. 1498 (gli altri). In essi, con stile popolare, vengono esaltate le virtù e biasimati i vizi; ciò con l'ausilio di exempla in parte basati sull'osservazione personale, in parte tratti dalla tradizione storico-letteraria sia classico-profana sia cristiana. Così il B. cita Valerio Massimo, Tito Livio, Eusebio, le Vitae Patrum, i dialoghi di s. Gregorio Magno, Beda, la cronaca dell'Ordine, il De remediis utriusque fortunae del Petrarca, ecc.
Coloro che si sono occupati del B. non sono stati concordi nei giudizi sulla validità. dei suoi sermoni; alcuni ne hanno addirittura negato in blocco l'autenticità, mentre altri hanno sostenuto la presenza di interpolazioni varie. Dell'opera sono state fatte almeno una ventina di edizioni, una delle quali pubblicata con la falsa attribuzione a s. Antonino di Firenze, sotto il titolo: Opus quadragesimalium et de San 1 ctis sermonum fios fiorum nuncupa 1 tum a domino Antonio 1 archiepiscopo fiorentino or 1 dinis praedicatorum pro pau 1 perculis verbum altissimi 1 evangelizantibus editum: 1 noviterque impressum 1 ac diligentissime 1 emenda 1 tum. 11 Cum privilegio...(c. 1500).Secondo documenti pubblicati dal Piana un "Gabriel de Brunis de Barleta" (forse il nostro?) dopo aver studiato a Perugia ed a Siena conseguì la laurea in teologia all'università di Parma il 25 giugno 1472.
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