VICAIRE, Gabriel
Poeta francese, nato a Belfort nel 1848, morto a Parigi nel 1900. Combatté nella guerra del 1870; poi visse tra Parigi e Ambérieu, nella regione della Bresse. I suoi libri più belli gli furono ispirati appunto dalla natura e dalla vita agreste della Bresse: poesie di carattere folkloristico, ingenue e maliziose, audaci e candide al tempo stesso.
Un capolavoro di malizia letteraria è il libretto ch'egli scrisse, nel 1885, in collaborazione con Henri Beauclair, Les déliquescences d'Adoré Floupette, parodia della poesia "decadente" che, col suo grande successo, non nocque, anzi giovò alla fama dei nuovi poeti. Principali raccolte liriche del V.: Les émaux bressans (1890), Fleurs d'avril (1890), À la bonne franquette (1892), Rosette en paradis (1892), Au bois joli (1894).