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LIPPMANN, Gabriel

di Aroldo De Tivoli - Enciclopedia Italiana (1934)
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LIPPMANN, Gabriel

Aroldo De Tivoli

Fisico francese, nato a Hollerick nel Lussemburgo il 16 agosto 1845, morto il 13 luglio 1921 a bordo d'un transatlantico di ritorno dall'America. Studiò a Parigi, dove iniziò la sua carriera, che peraltro nei primi tempi si svolse in modo poco soddisfacente per il suo carattere indipendente e insofferente di vincoli. Fu in Germania dal 1872 al 1874, e durante tale soggiorno ebbe modo di affermarsi lavorando con G. R. Kirchhoff a Heidelberg. Nel 1883 ebbe la cattedra per la fisica matematica alla Sorbona, poi successe a J. Jamin nella cattedra di fisica generale e infine divenne direttore del laboratorio di ricerche fisiche, al quale diede particolare impulso. Era socio dell'Académie des Sciences dal 1886.

Nel 1872 pubblicò uno studio sulla variazione della tensione superficiale con la differenza di potenziale, studio che lo condusse a realizzare l'elettrometro capillare, offrendo agli sperimentatori un delicatissimo strumento di misura. Nel 1908 gli fu conferito il premio Nobel per la fisica per la fotografia dei colori che egli riuscì a realizzare col mezzo delle onde stazionarie nel 1891. Oltre a varî lavori teorici giovanili, sono da ricordare quelli sull'analogia del concetto di carica elettrica con quello di entropia. Si debbono inoltre al L. altri lavori importanti sugli schermi magnetici, sui superconduttori, e sull'impossibilità di ottenere per induzione correnti continue senza contatti striscianti.

Vedi anche
olografia In ottica, metodo di registrazione e riproduzione di immagini tridimensionali basato sull’impiego di un fascio di luce coerente: tale fascio viene indirizzato sia verso l’oggetto da riprodurre sia verso una lastra di materiale sensibile, in modo che l’interferenza tra la luce che proviene direttamente ... piezoelettricità piezoelettricità Fenomeno per cui alcuni corpi cristallini, detti genericamente cristalli piezoelettrici, si polarizzano elettricamente in conseguenza di una deformazione meccanica di natura elastica (effetto piezoelettrico diretto), e viceversa si deformano elasticamente se sottoposti all’azione di ... fisica Con il termine fisica gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. Con l’affermarsi in età moderna della tendenza a una considerazione sperimentale dei fenomeni ... fotografia Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente preparate o su supporti magnetici. A seconda dei materiali impiegati e del risultato ottenuto, ...
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    Fisico francese (n. Hallerich, Lussemburgo, 1845 - m. a bordo di un transatlantico 1921), prof. di fisica matematica (1883) e poi (1886) di fisica generale alla Sorbona (1883) e infine direttore, ivi, del laboratorio di ricerche fisiche; socio straniero dei Lincei (1909). Compì ricerche di elettrochimica, ...
  • Lippmann Gabriel
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    Lippmann 〈lipmàn〉 Gabriel [STF] (Hallerich, Lussemburgo, 1845 - m. a bordo di un transatlantico 1921) Prof. di fisica matematica alla Sorbona (1883); socio straniero dei Lincei (1909); ebbe il premio Nobel per la fisica nel 1908 per le sue ricerche sui fenomeni interferenziali. ◆ [ELT] Effetto L.: l'effetto ...
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