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GARCIA MARQUEZ, Gabriel

di Ruggero Jacobbi - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
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GARCIA MARQUEZ, Gabriel

Ruggero Jacobbi

Narratore colombiano, nato ad Aracataca il 6 marzo 1928. Dopo un'intensa attività di giornalista, inviato speciale a New York, L'Avana, Roma, Parigi, sedi da cui tornava puntualmente alla sua residenza di Bogotá, G. M. nel 1960 si trasferì in Messico, e successivamente in Spagna; attualmente vive a Barcellona. Il primo racconto pubblicato fu La bojarasca (1955) cui seguirono El coronel no tiene quien le escriba (1961, trad. it. Milano 1969), Los funerales de Mama Grande (1962), La mala hora (1962, trad. it. Milano 1973), tutte opere di origine faulkneriana, cioè tendenti a riassumere in un mondo provinciale e arcaico, mezzo reale mezzo fantastico (la provincia di Macondo, parallela alla contea di Yoknapatawpha del nordamericano), l'intera rete dei rapporti umani, la loro crudeltà e la loro apparente assurdità. Questo microcosmo si dilaterà a proporzioni davvero universali col romanzo Cien años de soledad (1967, trad. it. Milano 1968) che ha collocato G.M. al vertice dell'attuale letteratura ispano-americana, conquistandogli oltretutto fama mondiale, perché tradotto in quasi tutte le lingue principali. Mescolando il sentimento moderno della storia a quello arcaico della magìa, il monologo interiore alla musicalità epica e rapsodica, G. M. ha fatto delle vicende di una famiglia una sorta di crocicchio del tempo, dove gli anni e i secoli s'incontrano e si mescolano, in un carosello di eventi e d'immagini che dà vertiginosamente il senso della continuità dell'esistenza, del suo ripetersi e ricominciare, con la tenace speranza che vive nel cuore dell'uomo e la morte che sempre lo condiziona come limite e lo abbatte come ultima nemica. Nel 1972 ottenne il premio Rómulo Gallegos per una serie di racconti, La increíble y triste história de la candida Eréndira y de su abuela desalmada e nel 1975 è tornato al romanzo con El otoño del patriarca (trad. it. Milano 1976), dove si accentuano gli aspetti surreali, nell'evocazione lirico-mitica di un dittatore sudamericano, veduto nei suoi aspetti grotteschi ma soprattutto tragici.

Bibl.: D. Puccini, in Paese sera, 22 giugno 1968, 6 ott. 1969, 25 sett. 1970, 20 apr. 1973; M. Luzi, in Corriere della sera, 5 ott. 1969, 18 ott. 1970; C. Bo, in L'Europeo, 5 sett. 1970; Z. Gertel, la novela hispanoamericana contemporánea, Buenos Aires 1970; Autori vari, Homenaje a G. Garcia Marquez, a cura di H.F. Giacomian, New York 1972; E. Clementelli, Garcia Marquez, Firenze 1974.

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