Paletnologo e naturalista (Meylan, Isère, 1821 - Saint-Germain-en-Laye, 1898). Prese parte ai moti insurrezionali (1848) della fine del regno di Luigi Filippo. Successivamente, recatosi in Savoia (1850-64), si dedicò a studî di zoologia e paletnologia, entrando in rapporto con i paletnologi italiani. Tornato (1864) a Parigi fondò i Matériaux pour servir à l'histoire de l'homme, che nel 1888 furono assorbiti dall'Anthropologie. Prof. all'École d'anthropologie (1876) e addetto al Museo di antichità nazionali di Saint-Germain-en-Laye (1868-85), fu presidente della commissione dei monumenti megalitici. Nel 1885 fu eletto deputato al parlamento. Propose in paletnologia una classificazione in periodi, rilevante soprattutto per il Paleolitico, basata sulla tipologia degli strumenti. Tali periodi (tra i più noti: Chelleano, Musteriano, Solutreano, Aurignaciano, Maddaleniano) vengono oggi intesi in termini culturali, slegati dai rigidi vincoli cronologici originali. n Il figlio Hadrien (Ginevra 1853 - Parigi 1931) collaborò con il padre, ne illustrò le opere con disegni, fu prof. all'École d'anthropologie.