BIEL, Gabriel
Nato a Spira verso il 1425, divenne predicatore della cattedrale di Magonza e lottò, in nome dell'obbedienza al pontefice, contro l'arcivescovo Teodorico (Diether) di Ysemburg, deposto e scomunicato da Pio II che gli sostituì Adolfo di Nassau. Il B., che già prima del 1468 era entrato nei Fratelli della vita comune, fu da Eberardo di Wu̇rttemberg, partigiano del Nassau, nominato preposto capitolare di Urach, poi (1484) professore di teologia nell'università di Tubinga, da lui fondata nel 1477, e quindi preposto capitolare di Schönbuch (1492), dove morì nel 1495. Tra le molte opere ricordiamo i numerosi sermoni, il Defensorium obedientiae apostolicae ad Pium papam II; la Lectura super canone Missae (o Sacri canonis Missae expositio), Rutling 1488; l'Epitome et Collectoriutm ex Occamo super IV libros sententiarum, Tubinga 1499. Quest'ultimo, che divenne il manuale di teologia più diffuso in Germania, dice col solo titolo la posizione del B., il quale fu nel suo paese il maggiore rappresentante del nominalismo occamistico. Secondo il B., la grazia divina non è negata a chiunque si converta a Dio; ma è sua anche la dottrina della non-imputazione, mentre la predestinazione è nella prescienza divina (i futuri giusti sono predestinati in quanto Dio ha preconosciuto la loro giustizia); di qui anche la grande importanza data alla contritio nella dottrina della penitenza.
Per l'influenza del B. sulla preparazione di Lutero, v. lutero.
Bibl.: O. Meyer, Die Brüder vom gemeinsamen Leben in Württemberg, 1471-1517, (Dissert.), Tubinga 1913; Feckes, in Theologische Quartalschrift, 1927, pp. 50-76.