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GABELLA

di Giuseppe Castellani - Enciclopedia Italiana (1932)
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GABELLA

Giuseppe Castellani

. Moneta d'argento del valore di 26 quattrini, che si cominciò a coniare nella zecca di Bologna sotto il pontificato di Giulio III (1550-1555); venne chiamata così perché forse rispondeva alla misura di una delle gabelle allora imposte; si fece anche la mezza gabella di 13 quattrini. Si continuò ad emetterla fino al tempo di Sisto V (1585-1590) e se ne creò un'altra più grossa del valore di 26 bolognini, che fu detta gabellone; di questa si fece anche la metà e il multiplo da tre detto anche treterzi e scudo da 4 giuli, col quale si potevano pagare "15 gabelle del dacio delle porte".

Bibl.: Corpus Numm. Ital., X, Roma 1927, tavole VI-IX; F. Malaguzzi-Valeri, La zecca di Bologna, in Rivista ital. di numis., XI, Milano 1898, pp. 90, 414, 27; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p. 177.

Vocabolario
gabella
gabella gabèlla s. f. [dal lat. mediev. gabella, che è dall’arabo qabāla «garanzia, cauzione, contratto»]. – 1. Termine usato fin dal medioevo per indicare varie forme di contribuzione, imposte dirette o indirette, tasse, o anche aggregati...
gabellare
gabellare v. tr. [der. di gabella] (io gabèllo, ecc.). – 1. In senso proprio (solo nell’uso ant.), sottoporre a gabella, tassare; denunciare agli ufficiali della gabella le cose introdotte nel territorio pagandone la relativa imposta; anche,...
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