fusione
fusióne [Der. del lat. fusio -onis, dal part. pass. fusus di fundere propr. "versare", poi "fondere"] [FML] Transizione di fase dallo stato solido a quello liquido: v. fusione; per gli aspetti riguardanti l'equilibrio delle due fasi, v. fasi termodinamiche: II 545 a. ◆ [FNC] Reazione nucleare consistente nell'urto anelastico di due nuclidi, cui consegue la formazione di un nuclide di numero atomico maggiore del più grande fra quelli di partenza, la formazione di altre particelle meno massive e la liberazione di energia; è ottenuta aumentando molto la temperatura, avendosi allora la f. termonucleare (v. oltre), oppure ricorrendo a processi di catalisi o di confinamento chimico, avendosi, in questi due ultimi casi, la cosiddetta f. fredda (v. oltre). ◆ [FTC] [TRM] F. a cera persa: antichissima tecnica di f., dalla quale è derivata la moderna tecnica della microfusione (←); consisteva nel formare un modello di cera dell'oggetto da riprodurre per f., intorno a un'anima di terra refrattaria; tale modello veniva poi rivestito di una tonaca, pure di terra; esposto il tutto al calore, la cera colava via da un foro lasciato appositamente, nel quale si versava poi il metallo fuso che andava a occupare la cavità lasciata dalla cera; raffreddatosi il tutto, l'oggetto veniva liberato dalla tonaca esterna e da quella interna. Consentiva una grande finezza. ◆ [FNC] F. catalitica: lo stesso che f. catalizzata da muoni, o f. muonica (v. oltre). ◆ [FTC] [TRM] F. fine: lo stesso che microfusione. ◆ [FNC] F. fredda: f. nucleare non di tipo termonucleare, e precis. catalizzata da muoni (f. muonica: v. oltre) oppure derivante da un processo di confinamento chimico: v. fusione nucleare fredda. ◆ [FNC] F. muonica: v. fusione nucleare catalizzata da muoni. ◆ [FNC] F. sotto barriera: tipo di processo di f. nucleare: v. ioni pesanti: III 293 b. ◆ [FNC] F. termonucleare: la reazione di f. nucleare ottenuta vincendo la repulsione internucleare con l'agitazione termica dovuta ad altissime temperature (milioni di K). Nelle prime reazioni di questo tipo (1952), riguardanti l'idrogeno, tali temperature erano ottenute con l'esplosione di una bomba a fissione, e parimenti esplosiva era la reazione di f. che così s'innescava (realizzandosi così la cosiddetta bomba termonucleare o a idrogeno); nella reazione di f. controllata che da tempo si cerca di ottenere, si ricorre a vari artifici: v. fusione termonucleare controllata. ◆ [TRM] Calore di f.: il calore occorrente per la f. di una data sostanza, alla temperatura di f., detto anche entalpia di f.; se ci si riferisce all'unità di massa oppure alla mole di sostanza, si parla di calore massico di f. o entalpia massica, o specifica, di f. oppure di calore molare di f. o entalpia molare di f., rispettiv.; unità di misura SI sono, rispettiv., il joule (J), il joule a kilogrammo (J/kg) e il joule a mole (J/mol); la tabella dà l'entalpia molare di f. di alcune sostanze. ◆ [TRM] Curva di f.: v. fasi termodinamiche: II 545 b. ◆ [TRM] Entalpia di f.: v. sopra: Calore di fusione. ◆ [TRM] Punto, o temperatura, di f.: la temperatura alla quale s'inizia la f. di un solido, restando costante per tutta la durata della transizione di fase; la tab. riporta il valore di tale temperatura per alcune sostanze composte (per gli elementi si rinvia per ciascuno alla voce relativa).