Fura dels Baus
– Compagnia teatrale catalana fondata nel 1979 da un gruppo di artisti che facevano teatro di strada e che, sovvertendo la tradizione, si sono affermati come propugnatori di un teatro totale: la fusione della musica con le nuove tecnologie (v. ), l’uso di materiali naturali e industriali, una forte fisicità e il coinvolgimento dello spettatore ospitato in spazi scenici alternativi sono divenuti i tratti inconfondibili dei loro spettacoli. Dopo il debutto con Accions (1984), inquietante, violento e provocatorio, e la direzione artistica della cerimonia di apertura dei giochi olimpici di Barcellona (1992), il gruppo si è andato via via affermando nel mondo per la riconoscibilità delle sue creazioni (L’home del mil·leni, 2000) e si è confrontato con la letteratura con XXX (2002), spettacolo ispirato a un romanzo di de Sade, e con Metamorfosis (2005) tratto da F. Kakfa, per tornare poi a un’azione teatrale estrema con Imperium (2007), ferma condanna del potere. Nel 2008 con Boris Godunov è tornato alle immagini forti e spiazzanti, con un effetto provocatorio sul pubblico reso parte integrante dell’evento spettacolare; nel 2010 con Degustación de Titus Andronicus, prendendo a pretesto l’opera di W. Shakespeare, la gastronomia è diventata l’arma tagliente offerta allo spettatore attraverso la presenza di cuochi al lavoro sulla scena. Con le sue rappresentazioni la compagnia ha anche rivoluzionato il linguaggio operistico a partire da Atlántida (1996), con la tetralogia dell’Anello dei Nibelunghi (2007-09) di R. Wagner, Le grand macabre (2009) su musica di G. Ligéti, Turandot (2011) di G. Puccini, una combinazione di musica, teatro, danza, acrobazie e art video. Del 2001 è il lungometraggio Faust 5.0 diretto da Isidro Ortiz.