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FUNAFUTI

di Elio Migliorini - Enciclopedia Italiana (1932)
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FUNAFUTI (o Ellice; A. T., 164-165)

Elio Migliorini

Isola del gruppo delle Ellice (v.), posta a 80°30′S. e 179°12′ E. nella Polinesia occidentale; appartiene all'Inghilterra dal 1892. Consta d'una cintura di scogli corallini che hanno approssimativamente la forma d'una pera arrovesciata, larga 8 km. e lunga 10, e si alza da un fondo oceanico che attorno ha una profondità media di 3600 m. Delle 32 isolette da cui tale cintura è formata ha importanza solo la più orientale, lunga 7 km. e larga al massimo 650 m., la quale costituisce il lato orientale dell'atollo e ha la forma d'una L con la parte concava rivolta verso la laguna; a sud essa termina poi con un peduncolo sabbioso, scoperto solo a bassa marea; il lato occidentale è invece formato da più isolette intercalate da canali; tutta la parte centrale è invece occupata da una laguna, profonda nel punto più depresso 55 m. e in media una trentina; qua e la esiste qualche scoglio isolato, mentre manca un nucleo interno emerso. L' unico centro abitato è a E.; ivi si trovano giardini coltivati e depositi d'acqua; la fauna è rappresentata solo da uccelli marini. L'atollo è noto soprattutto per un foro praticato dalla spedizione di W. J. Sollas nel 1896 fino a 340 m. di profondità; il fatto che furono trovate solo formazioni coralline (anche molto al disotto di quanto i corallarî possano vivere) ha dato una conferma alla teoria di Darwin che spiega l'origine degli atolli (v.) con un lento abbassamento del suolo.

Bibl.: R. Langenbeck, Das Atoll Funafuti der Ellice, in Petermanns Mitteilun., XLIII (1897), p. 190-92.

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