fulminazione
Il complesso degli effetti nocivi esercitati sull’organismo da una scarica elettrica e, in partic., da un fulmine (in questo caso si parla anche di folgorazione).
Gli effetti della corrente elettrica dipendono principalmente dalla sua intensità e, secondariamente, dalla durata della sua applicazione, dal tipo di corrente (continua o alternata), dal suo percorso nell’organismo, dalle condizioni del soggetto colpito dalla scarica: sono in generale ritenute mortali le scariche nelle quali l’intensità di corrente supera 60÷70 mA. L’intensità della corrente di scarica dipende, a parità di tensione, dalla resistenza elettrica offerta dall’organismo e questa dipende dall’estensione del contatto, cioè dalla superficie di epidermide interessata, oltre che dallo stato di umidità o di secchezza dell’epidermide stessa. Quanto al tipo di corrente, quella alternata è, a parità di condizioni, più pericolosa di quella continua; i suoi effetti nocivi si attenuano tuttavia con l’aumentare della sua frequenza: le correnti alternate ad alta e altissima frequenza sono quasi innocue, anche a tensioni relativamente elevate. Per quanto riguarda l’influenza del percorso della corrente nel corpo, particolarmente pericolosi sono quelli che interessano il cuore, per es., quando si viene a contatto della corrente per mezzo dell’arto superiore sinistro e la corrente si scarica a terra per mezzo del piede dello stesso lato.
A seconda del meccanismo con cui si sono prodotti, gli effetti lesivi della corrente elettrica vanno dalle ustioni (fino alla carbonizzazione) ad alterazioni nervose (paresi, paralisi, contratture) e a disturbi oculari (che possono culminare nella cecità); da disturbi funzionali banali (agitazione psichica, vomito, ecc.) all’arresto più o meno istantaneo delle funzioni vitali, con la morte per asfissia (anche senza apprezzabili alterazioni anatomiche), per paralisi dei centri bulbari del respiro e probabile arresto riflesso del cuore; in altri casi la morte può avvenire per fibrillazione ventricolare.
Il soccorso dell’individuo che subisce f. deve essere rivolto in prima istanza all’allontanamento dalla corrente elettrica, con la messa in sicurezza del soccorritore (che deve essere isolato e non può toccare il fulminato). Secondariamente va valutata la situazione cardiorespiratoria e praticato eventuale BLS, o la defibrillazione; solamente in terzo luogo vanno affrontate le ustioni ed altri disturbi funzionali.