Disciplina sportiva derivata dal karate, sviluppatasi e affermatasi negli Stati Uniti. I due contendenti si affrontano su un ring e si scambiano colpi di braccia (come nel pugilato) e di gambe (come nelle arti marziali). I colpi, reali e non simulati, sono diretti al tronco e al viso dell’avversario. Le mani sono protette da guantoni di 8 once (228 g), le gambe da parapiedi e paratibie. Gli atleti, che indossano solo un paio di pantaloni lunghi, sono suddivisi per categorie di peso. A livello professionistico si disputano incontri di 9 o 11 riprese della durata di 2 minuti. La vittoria si ottiene ai punti, per k.o., inferiorità tecnica o abbandono dell’avversario.
Dal f. derivano due versioni attenuate, il light-contact e il semi-contact. In entrambe le discipline, praticate solo a livello dilettantistico, i colpi non vengono affondati.