FU-KIEN (scritto anche Fokien; pechin. Fu-chien; A. T., 99-100)
Provincia cinese il cui nome è composto dalle due prime sillabe delle città più importanti, Fu-chow e Kien-ning. Confina a N. con il Che-kiang, a O. col Kiang-si, a S. col Kwang-tung, a E. con lo Stretto di Formosa e col Mar Cinese Orientale. Ha una superficie di 120.000 kmq. Varî censimenti le dànno queste cifre in milioni di abitanti: 3,9 (1393); 3,1 (1491); 5,0 (1578); 8,0 (1761); 14,7 (1812); 25,7 (1842); 23,5 (1885); 22,8 (1902); 20,0 (1910); 17,0 (1920); 14,3 (1926). Il territorio dell'attuale Fu-kien appartenne in passato a varie provincie o divisioni amministrative. Sopravvive, nell'uso letterario, il nome di Min, che la provincia ebbe sotto gli Ts'in e poi sotto gli Han (sec. II a. C.), prendendo il nome dal fiume principale Min kiang. La provincia, sotto la repubblica, è suddivisa in quattro intendenze (tao): Min-hai, Hia-men, T'ing-chang, Kien-an, suddivise complessivamente in 62 distretti (hsien).
È una regione montagnosa; le catene dei monti corrono parallelamente alla costa, ostacolando lo sviluppo dei fiumi. Questi corrono al mare dopo un breve percorso, o tra le catene dei monti raggiungono il fiume maggiore Min kiang. La costa molto frastagliata, con numerose baie e buoni porti, ha permesso lo sviluppo d'una popolazione robusta di pescatori e marinai; e ha fornito il maggior numero di emigranti (20.000 all'anno) a Formosa, alla Malesia, al Siam, alle Filippine, alle Isole Hawaii, ecc.
La popolazione conserva i suoi dialetti caratteristici: i principali sono il dialetto del Fu-kien, duro e gutturale, parlato da circa 5 milioni nella parte occidentale della provincia, e il dialetto di Amoy, parlato da più di 10 milioni verso la costa e nell'isola di Formosa. La maggior parte degli emigranti cinesi parlano questo dialetto. Nel NE. della provincia si trovano ancora popolazioni primitive, i Hsü-k'ia (sü-k'oh), che hanno costumi e abiti particolari. Sul fiume si trovano anche i Tung-kia, popolazione disprezzata, che vive sulle barche, lungo i fiumi.
La catena del Ta-yü ling forma il confine tra il Fu-kien e il Kiang-si; le vette salgono dai 1000 m. fino ai 3000 m., allorché la catena si avvicina al Che-kiang. La superficie del suolo sale generalmente da E. a O. Il fiume Min kiang, con i suoi molti affiuenti, comprende nel suo bacino la maggior parte della provincia. I suoi tre principali tributarî si uniscono vicino alla città di Yen-p'ing. Il più grande di essi, il Kien-k'i, è navigabile malgrado le rapide e gli scogli, ed è soprattutto adoperato per il commercio del tè. Il fiume si allarga al disotto di Fu-chow (v.) suddividendosi in due rami, tra cui sta un'isola. A SE. il piccolo fiume Kiu Lung kiang ("fiume del drago"), malamente navigabile, si getta in mare vicino ad Amoy. Tra le molte baie della costa, oltre a quella di Amoy (v.), è da ricordare quella di Ts'üen-chow, che offre ancora buon ancoraggio, ma che è stata nel Medioevo uno dei più importanti centri commerciali della Cina.
Il clima del Fu-kien è subtropicale nella parte orientale della provincia, scendendo raramente al disotto di 0° nella parte occidentale è temperato e anche freddo nell'inverno. Principale prodotto della provincia è il tè; ma vi si coltivano pure riso, grano, canna da zucchero, bambù, aranci, zenzero; florida l'industria della pesca, organizzata in qualche punto con metodi moderni. Le ricchezze minerali (oro, argento, piombo, stagno, carbone) sono appena esplorate. Si estrae sale dalle saline lungo la costa.
Le principali città sono: Fu-chow, che ha circa 600.000 abitanti (315.000 secondo altre valutazioni); Amoy, che ne ha circa 200.000; Santu-ao, il terzo porto della provincia aperto al commercio, che si sta sviluppando rapidamente, ed esporta specialmente tè a Fu-chow; Kien-ning, nel principale distretto del tè. Yen-p'ing, alla confluenza dei tre rami del Min kiang, pure importante per il commercio del tè; Ts'üen-chow, grande porto dell'Asia orientale, durante la dinastia mongola.
Una ferrovia collega Amoy a Ch'ang-chow; sarà prolungata fino a Canton. Un'altra ferrovia in costruzione collega Fu-chow con il suo avamporto Ma moi, destinata a prolungarsi fino al Che-kiang.
Tra i prodotti caratteristici della provincia sono da ricordare gli ombrelli di carta, scatole e mobili di lacca, pinne di pescecane. La parola "tè" è la pronuncia di Amoy del carattere cinese ch'a. Anche il nome "giunca" è la pronuncia di Amoy (ch'un) o di Fuchow (ch'iong) della parola cinese ch'üan "barca".
Bibl.: M. Martini, Atlas sinensis, Amsterdam 1655, pp. 120-130; R. Fortune, The Countries of China, Londra 1853, I, pp. 278-294; Handbook to Map of Fu-chien, Londra 1908, con una buona carta alla scala di un milionesimo.