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FRUTTOSIO o levulosio

di Mario Betti - Enciclopedia Italiana (1932)
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FRUTTOSIO o levulosio

Mario Betti

È il più importante dei chetoesosî. Fu scoperto nel 1847 da A.-P. Dubrunfaut. Si trova libero insieme col glucosio nella maggior parte delle frutta dolci, nel mosto d'uva, come pure nel miele. Combinato col glucosio costituisce lo zucchero di canna o saccarosio. È il componente fondamentale dell'inulina, polisaccaride amilaceo della cicoria e dei tuberi di dalia, da cui si ricava per idrolisi.

Il fruttosio si può preparare dal saccarosio che con gli acidi diluiti dà luogo a glucosio e fruttosio. Il miscuglio, così ottenuto, di questi due zuccheri s'indica col nome di zucchero invertito, perché, a differenza del saccarosio, destrogiro, devia a sinistra il piano di polarizzazione della luce polarizzata, avendo il fruttosio un potere rotatorio specifico sinistrogiro (−93°) maggiore del potere destrogiro del glucosio (+52°,6). Appunto per il suo forte potere sinistrogiro il fruttosio, nonostante abbia configurazione corrispondente a quella del d.-glucosio, si chiama anche levulosio. Per ricavare il fruttosio dallo zucchero invertito si approfitta della proprietà che ha il fruttosio di formare con la calce spenta un composto solido poco solubile (C6H12O6•Ca(OH)2 + H2O), mentre quello del glucosio è liquido. Più facilmente si ottiene il fruttosio puro, cristallizzato, idrolizzando l'inulina con acido ossalico.

Il fruttosio di solito si trova in commercio come un liquido sciropposo, denso, di color giallo bruno. Allo stato puro si presenta in cristalli rombici, incolori, fusibili a 95°. Riduce il liquido di Fehling ed è fermentescibile come il glucosio. Una sua soluzione in acido cloridrico concentrato scaldata con un po' di resorcina dà un bel colore rosso (reazione di Selivanov). Questa reazione vien data da tutti i carboidrati che per scissione idrolitica forniscono fruttosio, così p. es., dal saccarosio, dal raffinosio e dall'inulina.

Al fruttosio spetta la configurazione (I) che sta in stretto rapporto con quella del d.-glucosio (II) e con quella del d.-mannosio (III):

Esso viene perciò detto anche d.-fruttosio, per quanto la sua rotazione polarimetrica sia sinistrogira. Le dette tre formule differiscono fra loro soltanto negli aggruppamenti estremi superiori, mentre sono identiche nella parte rimanente e perciò i tre monosaccaridi formano tutti lo stesso osazone (punto di fusione 204°) poiché nella formazione dell'osazone gli aggruppamenti diversi vengono resi identici:

Il fruttosio si può ottenere anche per ossidazione della d.-mannite (che è l'alcool corrispondente al mannosio) mediante il bacterio di Bertrand. Ciò conferma pure l'analogia di struttura fra mannosio e fruttosio:

Il bacterio di Bertrand ha un'azione assai rimarchevole, perché determina l'ossidazione degli alcoli esavalenti ma dando luogo esclusivamente a chetosi; inoltre non esercita la sua azione altro che quando l'ossidrile da ossidare e quello del gruppo alcoolico secondario che gli sta immediatamente vicino si trovano dalla stessa parte, come è il caso nella mannite. Per l'analogia nella loro configurazione molecolare, il d.-glucosio, il d.-fruttosio e il d.-mannosio fermentano con la stessa facilità.

Il fruttosio, come molti altri esosî, può assumere, specie nei suoi derivati, la forma semi-acetalica ad anello furanico (di 5 atomi):

o, più frequentemente ancora, quella ad anello piranico (di 6 atomi):

Il fruttosio è stato anche ottenuto per sintesi (E. Fischer).

Il fruttosio viene usato invece dello zucchero ordinario per la confezione di alimenti zuccherini per i diabetici i quali non possono assimilare il glucosio.

Vedi anche
monosaccaride Glicide semplice, ovvero che non può essere decomposto per idrolisi. I monosaccaride non sostituiti hanno formula generale (CH2O)n (con n=3, 4, 5, ...); sono molto diffusi in natura sia allo stato libero che in combinazione tra loro (polisaccaridi) o con altri composti (glicosidi); sono solubili in acqua ... inulina Polisaccaride, (C6H10O5)n, contenuto come sostanza di riserva, analogamente all’amido, in alcuni vegetali (tuberi di topinambur, della dalia, rizomi dei carciofi ecc.). È un polimero lineare costituito da molecole di D-fruttosio nella forma furanica. È una polvere bianca, inodora, insipida, formata da ... glicidi (o glucidi) Sostanze ternarie composte di carbonio, idrogeno e ossigeno, dette anche carboidrati perché molte di esse contengono idrogeno e ossigeno nelle stesse proporzioni dell’acqua. Dal punto di vista chimico sono poliossialdeidi, poliossichetoni o composti che possono formarli per idrolisi. In ... raffinosio Trisaccaride non riducente contenuto nelle barbabietole, così chiamato perché si ritrova nelle acque madri di raffinazione del saccarosio (o zucchero comune); in piccola quantità il raffinosio si trova in altri vegetali (panelli di semi di cotone, manna d’Australia ecc.). Si presenta sotto forma di cristalli ...
Tag
  • ACIDO CLORIDRICO
  • ANELLO FURANICO
  • ACIDO OSSALICO
  • POLISACCARIDE
  • CARBOIDRATI
Altri risultati per FRUTTOSIO o levulosio
  • fruttosio
    Dizionario di Medicina (2010)
    Glicide monosaccaride, detto anche levulosio. Si trova in forma libera nella frutta, nel miele, nelle alghe verdi e nel liquido seminale di molti mammiferi. È largamente diffuso in forma combinata nei disaccaridi (saccarosio) e nei polisaccaridi. In natura è presente solo il D-fruttosio. Nell’organismo ...
  • fruttosio
    Enciclopedia on line
    Glicide monosaccaride chetoesoso, CH2OHCO(CHOH)3CH2OH, detto anche zucchero di frutta o levulosio (poiché le sue soluzioni fanno ruotare il piano della luce polarizzata verso sinistra). È l’unico chetoesoso reperibile in natura, dove si presenta nella forma ciclica furanosica o in quella piranosica; ...
Vocabolario
fruttòṡio
fruttosio fruttòṡio (o fruttòṡo) s. m. [der. di frutto, col suff. -os(i)o]. – In chimica organica, monosaccaride, detto anche zucchero di frutta o levulosio (perché le sue soluzioni fanno ruotare il piano della luce polarizzata verso sinistra)...
levulòṡio
levulosio levulòṡio s. m. [dal fr. lévulose, contrazione di lévo-glucose, comp. di lévo- «levo-» e glucose «glicosio»]. – Composto organico, più noto con il nome di fruttosio (è detto anche zucchero di frutta).
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