UNRUH, Fritz von
Poeta tedesco, nato a Coblenza il 10 maggio 1885. Vive in Italia, a Zoagli. Fu uno dei più discussi poeti dell'espressionismo e la sua opera di quel tempo resta uno dei documenti più significativi del travaglio spirituale che attraversò la Germania durante la guerra e nel dopoguerra.
I drammi Offiziere (1913), Louis Ferdinand, Prinz von Preussen (1913), pur nella loro reazione contro lo spirito dominante nella Germania imperiale, sono ancora rappresentazioni dirette della realtà. Ma già nel dramma Stürme (19I4) e nel poema Vor der Entscheidung (19I4) fermenta il pathos umantario, che poco dopo, in mezzo alla vissuta esperienza della guerra, doveva sboccare nel drammatico racconto Opfergang (1916). L'opera maggiore è costituita dalle tragedie Ein Geschlecht (1917) e Platz (1920), nelle quali il personaggio principale è la folla anonima che soffre nella guerra come nella rivoluzione, e il solo senso della vita è l'amore che congiunge gli uomini e placa gli individuali dissidî nella continuità delle generazioni. Tutta l'opera che seguì - il "Festspiel" Heinrich von Andernach (1925), il dramma Bonaparte (1926), il libro di viaggio Flügel der Nixe, le commedie Phaea (1930), Zero (1932) - ha continuato a svolgersi entro la stessa cerchia di sentimenti e di pensieri, sebbene in un tono sempre più pacato, senza la turgidezza, ma ancbe senza l'agitata forza della precedente ispirazione.
Bibl.: F. Engel, F. v. U., Berlino 1922; R. Meister, F. v. U., ivi 1925 e la miscellanea F. v. U., con la collaborazione di C. Gutkind, R. Ibel, L. Durtan, prefazine di C. H. Becker, 1927.