REUTER, Fritz
Poeta e narratore tedesco, nato il 7 novembre 1810 a Stamnhagen (Meclemburgo), morto il 12 luglio 1874 a Eisenach. Studiò diritto a Rostock, poi a Jena, dove senza vere convinzioni politiche s'inscrisse alla "Burschenschaft Germania" che aveva per programma l'unità e la libertà della Germania. Arrestato durante la "persecuzione dei demagoghi" nel 1833 a Berlino, venne nel 1836 condannato ingiustamente per alto tradimento alla pena di morte, commutata poi in trent'anni di fortezza; fu amnistiato nel 1840. Uscì dalla dura prigionia fisicamente e moralmente stroncato e condusse per qualche anno vita sbandata, inutilmente tentando di riprendere gli studî, facendo poi il fattore (Strom) e il precettore. La vita in campagna, il matrimonio, l'esercizio dell'arte, diventato a poco per volta da passatempo missione, lo sollevarono; in seguito al grande successo della sua raccolta di aneddoti in versi Luschen una Rimels (1853) si consacrò all'attività letteraria, che gli procurò nei due ultimi decennî della sua vita agiatezza e celebrità.
Tutta la sua opera è scritta in dialetto basso tedesco (plattdeutsch), in prosa le opere che hanno avuto più larga e durevole fortuna: il romanzetto storico Ut de Franzosentid (1862), in cui descrive episodî gravi e allegri del tempo della dominazione francese, e i due romanzi in parte autobiografici, Ut mine Festungstid (1862) e Ut mine Stromtid (1863-64). Nel primo narrò la vita trascorsa in prigionia, non tanto per facile oblio, quanto per desiderio di cancellare dalla memoria e superare la tragedia, volgendo lo sguardo agli aspetti sereni e comici, umani e commoventi di quel periodo della sua vita. Mentre in una delle sue prime opere, in Kein Hüsung (1858) si fa sentire forte e diretta la tendenza sociale nella fosca pittura dei soprusi a danno dei contadini poveri, in Ut mine Festungstid svaniscono o rimangono smorzati i toni di rampogna, trasparendo solo nell'ironia a volte anche cruda. Più ancora predomina la descrizione umoristico-realistica, sobriamente caricaturale di un mondo semplice e schietto, nel suo capolavoro Ut mine Stromtid, in cui il R., giunto alla piena maturità artistica, intreccia le vicende della sua vita disordinata e oziosa nei primi anni della riacquistata libertà con la pittura plastica di una quantità di figure originali, strambe, comiche e serie, del piccolo mondo provinciale della Germania settentrionale, in mezzo alle quali spicca la figura indimenticabile dell'ispettore Brasig, diventata popolarissima. Al confronto con quest'opera, che segna il culmine della sua arte di narratore di largo respiro, nella quale si notano progressiva padronanza dei mezzi artistici, distacco da certi elementi dilettanteschi, crescente vigoria costruttiva, impallidiscono le opere minori in prosa (non tanto il grazioso e fine racconto storico, invero un poco prolisso, Dörchläuchting, 1866, quanto De Reis' nah Konslantinopel, 1868) e gli idilli in versi (Hanne Nüte, ecc., De Reis' nah Belligen) e la sua prima opera ancora assai slegata e impacciata.
Ed.: Fra le innumerevoli edizioni vanno menzionate quella del Bibliographisches Institut, voll. 7, a cura di W. Seelmann, Lipsia, 2ª ed., 1924, quella della collezione Hesse, in voll. 18, a cura di C. F. Müller, Lipsia 1905; della collezione Bong (Goldene Klassiker-Bibl.), in 12 parti, a cura di H. B. Grube, Berlino 1908. Le opere principali sono tradotte in alto tedesco da C. Conrad, voll. 6, Stoccarda 1910. L'epistolario completo a cura di O. Weltzien, Lipsia 1913.
Bibl.: W. Seelmann, bibliografia reuteriana in Fritz-Reuter-Gedenkbuch, Wismar 1910. Biogr. a cura di A. Wildbrandt, Berlino 1890; A. Römer, ivi 1896; K. Th. Gaedertz, Aus Reuters jungen und alten Tagen, Wismar 1896-1901, voll. 3; id., articolo su F. R. nella Allgemeine deutsche Biographie, LIII (1907), a integrazione di quello di Boess, ibid., XXVIII (1889); id., R.-Biographie, Lipsia 1906. - Studî: A. de Haas, F. R.s religiöse Weltanschauung, Neuwied 1924; H. Eckgolt, Die Romantechnick F. R.s, Münster 1912; H. Geist, F. R.s literarische Beziehungen zu Dickens, Halle 1913.