Höger, Fritz

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Architetto tedesco (Beckenreihe, Holstein, 1877 - Bad Segeberg, Holstein, 1949). Dapprima operaio e artigiano, studiò ad Amburgo, ove costruì la sede della Hamburg-Amerika Linie e il Cilehaus. Sono opera sua pure il palazzo Sprinken (1927-43) ad Amburgo; l'Ospedale Comunale di Delmenhorst; il Palazzo Municipale di Rustringen (1929-30). La poetica di H., sensibile alle soluzioni espressioniste, lo colloca nel filone dell'eclettismo neogotico.

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Amburgo (ted. Hamburg) Città della Germania (1.743.627 ab. nel 2006; 2.549.338 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana); costituisce amministrativamente un piccolo Land. Sorge a circa 100 km dal Mare del Nord, sulla riva destra dell’Elba alla confluenza dell’Alster, che si allarga in due bacini (Binnen-Alster ... neoespressionismo In architettura, le tendenze compositive eterogenee della fine del 20° sec. che hanno fatto riferimento diretto o indiretto alle creative morfologie espressioniste messe a punto da figure quali H. Poelzig, E. Mendelsohn, F. Höger, R. Steiner, F. Kiesler ecc. espressionismo Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, accomunate da un uso libero e soggettivo del mezzo artistico. arte e architettura Il termine espressionismo ... neogotico Corrente artistica, sviluppatasi in Europa durante il 19° sec., che mirava alla rivalutazione dell’arte medievale e in particolare dell’architettura gotica. Tale tendenza si impose inizialmente soprattutto in Gran Bretagna, in continuità con la tradizione gotica inglese, cui furono sensibili nel 18° ...
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