PAULSEN, Friedrich
Filosofo tedesco, nato a Langenhorn (Nordfriesland) il 16 luglio 1846, morto a Steglitz (Berlino) il 14 agosto 1908. Insegnò dal 1875 all'università di Berlino, prima come libero docente, poi come straordinario e ordinario di filosofia e pedagogia. Sotto la diretta influenza del Wundt, ma con molti motivi autonomi, elaborò un sistema filosofico che cercava di comporre in unità concezioni storicamente assai distanti. A un'interpretazione psicologico-biologica dell'a priori kantiano connetteva infatti la tesi, generalmente idealistica, della totale risoluzione della realtà fisica in realtà psichica, concepita a sua volta, nel senso dello Schopenhauer, come universale volontà (il termine stesso di "volontarismo" fu coniato da lui). L'idea della distinzione della realtà fisica da quella psichica permaneva d'altronde nell'idea d'un "universale parallelismo" delle due sfere, mediante la quale il P. dava nuova forma alla concezione fechneriana del parallelismo psicofisico. Positivistica, infine, appariva l'intonazione generale del suo sistema, in cui la filosofia si presentava come suprema sintesi e norma di tutte le scienze particolari della realtà. Ma la fecondità dell'opera del P., non molto viva sul terreno propriamente speculativo, si manifestò soprattutto nel campo culturale in quanto contribuì largamente al risveglio dell'interesse per i problemi filosofici, nell'ultimo periodo della prevalenza delle scienze positive; così come le sue ricerche e i suoi scritti teorici nel campo della pedagogia influirono molto sull'evoluzione della scuola tedesca.
Tra i molti scritti filosofici, alcuni dei quali ebbero diffusione grandissima e furono tradotti in molte lingue, vanno ricordati: System der Ethik (Berlino 1889; 12ª ed., 1921); Einleitung in die Philosophie (ivi 1892; 35ª ed., 1921); Immanuel Kant, sein Leben und seine Lehre (Stoccarda 1892; trad. ital., Palermo s. a.); Schopenhauer, Hamlet, Mephistopheles. Drei Aufsätze zur Naturgeschichte des Pessimismus (Berlino 1900); Philosophia militans. Gegen Klerikalismus und Naturalismus (ivi 1901; 4ª ed., 1908). Nel campo pedagogico l'opera più importante del P. è la Geschichte des gelehrten Untmerrichts auf die deutschen Schulen und Universitäten vom Ausgang des Mittelalters bis zur Gegenwart (Lipsia 1885; 2ª ed., in 2 voll., 1896-97).
Bibl.: F. Tocco, La filosofia di F. P., in Nuova Antologia, 1° dicembre 1896; O. Nordwälder, F. P. und seine religiösen Anschauungen, Magonza 1906; P. Fritsch, F. P.s philosophischer Standpunkt, Lipsia 1910; R. Schwellenbach, Das Gottesproblem in der Philos. F. P.s, Münster 1911; G. Schilling, Die Berechtigung d. theologischen Betrachtungsweise der Natur nach P. und Sigwart, Neudamm 1919. Ulteriore bibliografia degli scritti del P. e sul P. in Ueberweg-Oesterreich, Grundr. d. Gesch. d. Philosophie, IV, 12ª ed., Berlino 1923, pagine 362-63 e 709.