NAUMANN, Friedrich
Scrittore politico tedesco, nato a Stormthal (Lipsia) il 25 marzo 1860, morto a Travemünde il 24 agosto 1919. Studiò teologia, e fu nei primi anni della sua carriera pastore in comunità protestanti; poi si diede decisamente alla vita politica, occupandosi in modo precipuo, sin dall'inizio, di problemi economico-sociali. E ad un programma di profonde riforme sociali, che dessero ai partiti cristiani la possibilità di contrapporsi efficacemente alla propaganda socialista, il N. si attenne infatti costantemente, contrastando per questo alle tendenze conservatrici che, nel movimento cristiano-sociale a cui egli aveva aderito, facevano capo ad A. Stöcker. L'urto fra le due tendenze giunse a tale, che nel 1895 il N. uscì dal partito; e nel 1896 fondò l'Unione socialnazionale (Nationalsozialer Verein), che cercava di conciliare problema sociale e problema nazionale, nel senso di dare vita a un grande programma di rinnovamento sociale, ma non procedendo per via rivoluzionaria contro lo stato nazionale-monarchico, bensì entro i quadri di quest'ultimo, che doveva anzi essere potenziato mediante una politica espansionistica (coloniale) e un più forte ordinamento militare (quindi il N. fu tra gli zelatori del programma d'una grande marina da guerra tedesca). Il partito ebbe tuttavia vita breve e scarna, sì che nel 1903 il N. aderì ai gruppi liberali di sinistra. Anche qui cercò d'orientare l'azione del partito vers0 le riforme sociali, giungendo persino a proporre alleanze elettorali con i socialdemocratici. Eletto nel 1907 deputato al Reichstag, vi sedette, salvo che nel 1912-13, sino alla caduta dell'impero, nel novembre 1918; allora fu tra i fondatori del partito democratico, di cui poco prima della morte, nel luglio 1919, divenne presidente. Prese parte attivissima ai lavori dell'Assemblea nazionale di Weimar, esercitando grande influsso sui colleghi, specialmente nella elaborazione della costituzione repubblicana.
Assai notevole fu l'influsso esercitato dal N. sulle generazioni tedesche prebelliche, ma più ancora che per il suo programma di politica sociale, per la sua dottrina dell'espansionismo germanico, che trovò una delle sue più nette e più note espressioni nell'opera Mitteleuropa, scritta già dopo lo scoppio della guerra mondiale (1915), e che, formulata anzi tutto su presupposti e motivi economici (nel che poi stava il collegamento con il contemporaneo ideale del rinnovamento sociale interno), fu tipicamente espressiva delle forze e degl'ideali della Germania prebellica. Figura complessa, dai varî e vivi interessi, tutti però collegati attorno al nucleo fondamentale suaccennato, il N. vide anche il problema religioso, da lui assai sentito, in stretta correlazione con i suoi ideali sociali. Tra le opere di N. sono da segnalare particolarmente Demokratie und Kaisertum (Berlino 1900; 5ª ed., Berlino 1904), dov'è esposto il programma del Nationalsozialer Verein; Neudeutsche Wirtschaftspolitik (Berlino 1902; n. ed., 1917); Die politische Parteien (1919); Der Kaiser im Volkstaat (in D. deutschevolkstaat, fasc. 1, 1917). Una raccolta dei suoi scritti religiosi, Gotteshilfe (voll. 7, Gottinga 1896-1902).
Bibl.: A. Barge, F. N., Lipsia 1920; M. Wenck, F. N., Berlino 1920; Schneider, F. N. soziale Gedenkenwelt, Berlino 1929.