Scrittore tedesco (Brunswick 1873 - Monaco 1913), precettore ad Amburgo e in Polonia. Dopo un viaggio in Italia si stabilì a Monaco. Spirito incline alla malinconia, mal disposto verso il mondo contemporaneo di avanzante tecnicizzazione, scrisse in chiave neoromantica il romanzo Peter Michel (1901), storia di un uomo di umili origini che si muove fra le difficoltà di una società borghesemente filistea, indi il romanzo Mao (1907), che indaga su un animo infantile eccezionalmente sensibile e perciò portato a infrangersi contro le chiusure della realtà (simile nella tematica era stato l'altro romanzo Geschwister, 1903); si addentrò più direttamente nella satira dell'attivismo a ogni costo in Pitt und Fox (1908); affrontò infine nel suo capolavoro, Enzio (1910), il tema dell'artista che soccombe sotto il peso della propria elevatezza spirituale, che è anche narcisismo e abulia.