Scrittore tedesco (Brandeburgo 1777 - Berlino 1843) di lontana origine francese. Introdotto da A. W. Schlegel nella vita letteraria (Dramatische Spiele, 1804), rimase legato in tutta la sua produzione ai più ovvî luoghi comuni romantici: esaltazione del mondo germanico primitivo (la trilogia Der Held des Nordens, 1808-10), dell'avventuroso Medioevo francese (il romanzo Der Zauberring, 1812), della patria tedesca vista con spirito nazionalistico-militaresco, di una natura vaporosa e sentimentale, del mondo fiabesco delle credenze e superstizioni popolari. A questa fedeltà a una moda si devono ricondurre sia il grandissimo successo iniziale, sia il successivo discredito in cui cadde. Unica eccezione costituisce la fiaba Undine (1811), lodata da Goethe e musicata da Hoffmann, in cui elementi fiabeschi e profondità di sentire umano si equilibrano in una vicenda e in un personaggio di autentica suggestione poetica.