Pseudonimo dello scrittore austriaco Eligius Franz Joseph von Münch-Bellinghausen (Cracovia 1806 - Vienna 1871). Funzionario statale, nel 1845 entrò nella Biblioteca Palatina, di cui nel 1867 divenne prefetto. Dal 1861 membro a vita della Camera Alta, dal 1869 sovrintendente dei due teatri di corte. Esordì col dramma Griseldis (1834), che ebbe enorme successo, rinnovato, sia pure in minore misura, con Der Adept (1836), Camoens (1837), Imelda Lambertazzi (1838), Ein mildes Urteil (1840). Fu un nuovo trionfo il dramma romantico Der Sohn der Wildnis (1842). Nei lavori teatrali successivi dominano gli accenti retorici di una tarda imitazione schilleriana. Gli scritti di narrativa (fra cui la novella Die Freundinnen, 1860) sono notevoli per lo stile sobrio e vigoroso.