Henle, Friedrich Gustav Jacob
Anatomista e fisiologo tedesco (Fürth, Baviera, 1809 - Gottinga 1885). Allievo di J.P. Müller, fondatore e guida della nuova fisiologia tedesca, si laureò presso l’università di Bonn nel 1831. Si trasferì a Berlino al seguito di Müller, chiamato a insegnare anatomia e fisiologia in quella università, in qualità di assistente di laboratorio. A Berlino H. venne processato e incarcerato per le sue idee politiche, in quanto appartenente al movimento libertario Burschenschaft, e rilasciato solo grazie all’intervento di A. von Humboldt. Poté ottenere la libera docenza solamente nel 1838, una volta condonata la sua pena, discutendo una tesi sull’istologia dell’epitelio intestinale. Negli anni a seguire si dedicò esclusivamente al lavoro di ricerca nei campi dell’anatomia e dell’istologia, e nel 1840 accettò la cattedra di anatomia presso l’università di Zurigo, dove più tardi insegnò anche fisiologia. Nel 1844 fu chiamato a ricoprire la cattedra di anatomia di Heidelberg e infine, nel 1852, quella di Gottinga.
Con i suoi studi H. diede contributi considerevoli a tutti i campi dell’anatomia e dell’istologia. Scoprì gli epiteli cilindrici del canale intestinale, l’endotelio dei vasi sanguigni e le cellule epatiche, stabilì le peculiari caratteristiche delle cellule epiteliali nell’organismo animale in tutte le loro diverse forme, descrisse per primo l’istologia della cornea e il decorso dei canalicoli renali (ansa di H.). Dalle sue ricerche derivano numerosissimi eponimi: ghiandole di H., membrana elastica di H., ampolla di H., guaina di H., sfintere di Henle.
Autore di oltre un centinaio di opere, fu comunque l’Allgemeine Anatomie, pubblicato nel 1841, a procurargli fama mondiale. Nel 1834 pubblicò i suoi contributi all’Enziklopädisches Wörterbuch der medizinischen Wissenschaften, nei quali usò tra i primi il termine cellula. Nel 1840 uscirono le Pathologische Untersuchungen, originariamente concepite come manuale di studio per gli studenti, e modificate in corso di stesura fino a diventare l’introduzione al successivo Handbuch der rationellen Pathologie (1846-53). In quest’opera, divisa in quattro parti, la prima sui miasmi e i contagi, la seconda sulla simpatia nervosa, la terza sulla periodicità delle malattie, la quarta sulle febbri, portò avanti l’idea che fossero proprio alcuni organismi viventi la causa di molte malattie dell’uomo, anticipando in questo modo la teoria microbica delle infezioni.
Biografia
1809 Nasce a Fürth in Baviera
1831 Si laurea in medicina all’univ. di Bonn
1840 Diventa professore di anatomia all’Univ. di Zurigo
1841 Pubblica il testo di anatomia generale Allgemeine Anatomie
1844 Insegna anatomia, fisiologia e patologia all’Univ. di Heidelberg
1846-53 Viene pubblicato il suo trattato di patologia
1852 Accetta la cattedra di anatomia all’Univ. di Gottinga
1885 Muore a Gottinga per un sarcoma renale