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WERTHES, Friedrich August Clemens

di Carlo Grünanger - Enciclopedia Italiana (1937)
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WERTHES, Friedrich August Clemens

Carlo Grünanger

Scrittore, nato a Buttenhausen nel Württemberg il 12 ottobre 1748, morto a Stoccarda il 5 dicembre 1817. Discepolo e amico di Ch. M. Wieland, suo collaboratore nella redazione del Teutscher Merkur, ma legato in pari tempo d'amicizia ai poeti del Göttinger Hain, al Klopstock, a Goethe, a J. M. R. Lenz, il W., dopo una serie di viaggi attraverso la Germania, la Svizzera e l'Italia (cfr. il suo romanzo autobiografico Begebenheiten Eduard Bomstons in Italien, 1782), fu chiamato a coprire la cattedra di estetica nella Karlsschule e passò quindi a insegnare le belle lettere all'università di Budapest, dove scrisse la tragedia Niklas Zriny (1790), che influì a sua volta sull'opera omonima di Teodoro Körner. Ritornato in patria, fu nominato direttore della Gazzetta ufficiale di Stoccarda.

Mediocre poeta e rappresentante, nella lirica (Hirtenlieder, 1772; Lieder eines Mädchens, 1774), di quel genere familiare e borghese che prelude al Biedermeier, il W. ha il grande merito di aver contribuito con le sue versioni fedeli, anche se spesso prosaiche, a diffondere maggiormente in Germania la conoscenza della letteratura italiana (Carlo Gozzis theatralische Werke, voll. 5, Berna 1777-79; Bettinelli, Über den Enthusiasmus der schönen Künste, ivi 1778; Über die vorzüglichsten italieniscen Dichter des 17. Jahrhunderts, ivi 1781). Il W. fu anche il primo, in Germania, che si cimentò a tradurre, in emulazione con J.J.W. Heinse. l'Orlando Furioso nel metro dell'originale (i primi saggi uscirono nel Teutscher Merkur del 1774, la traduzione dei primi otto canti nel 1778, tutto il poema nel 1791).

Bibl.: Th. Herold, F. A. C. Werthes und die deutschen Zriny-Dramen, Münster 1898.

Vedi anche
Johann Jacob Wilhelm Heinse Heinse ‹hàinʃë›, Johann Jacob Wilhelm. - Scrittore tedesco (Langewiesen, Turingia, 1746 - Aschaffenburg 1803). Chiamato nel 1774 da Jacobi a Düsseldorf perché collaborasse alla sua rivista Iris, la visione delle opere d'arte raccolte nella locale galleria lo indusse a un lungo, decisivo viaggio in Italia ... Biedermeier Nome di un personaggio fittizio che riassume il carattere della conformista borghesia tedesca del periodo 1815-48, nato dalla vena satirica di L. Eichrodt e A. Kussmaul. Dalla letteratura la figura e il concetto di Biedermeier passarono all’arredamento, alla pittura, alla vita in genere. In pittura si ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ... August Wilhelm von Schlegel Schlegel ‹šléeġël›, August Wilhelm von. - Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, dove sposò Caroline (Schlegel, August Wilhelm von) e dove ...
Vocabolario
augustare
augustare v. tr. [dal lat. tardo augustare], letter. raro. – Rendere augusto, nobilitare; come intr. pron., augustarsi, divenire augusto o più augusto, crescere in maestà e solennità: in nome della Patria, la quale vie più cresce e s’augusta...
augustano
augustano agg. – 1. Relativo alla città tedesca di Augusta (ted. Augsburg): confessione a. (o di Augusta), la redazione degli articoli fondamentali della dottrina luterana, eseguita da Melantone nel 1530, così chiamata perché servì come...
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