FREISA
. È un pregiato vitigno piemontese, che dà un ottimo vino da pasto, asciutto, fine. È da tempo largamente coltivata sui colli torinesi e specialmente nei dintorni di Chieri; ma anche su quelli del Monferrato, e in alcune parti delle Langhe, dove è andata sostituendo in più d'un caso altri vitigni meno pregiati, il cui prodotto serviva a produrre un vino comune (uvaggio).
I principali caratteri ampelografici sono: germoglio verdognolo, leggermente pubescente verso la punta, con foglioline un po' rossastre; foglie adulte medie o meno, verde-chiaro, glabre sulle due pagine, per lo più leggermente trilobate, con seno peziolare molto aperto. Grappoli medî cilindrici, alati, mediamente spargoli, con raspo verde; acini medî, subrotondi, molli; buccia abbastanza resistente, di color nero turchino, molto pruinosa; polpa molle, di sapore un po' aspretto. L'epoca di maturazione è un po' oltre la media (III epoca). E vitigno abbastanza rustico e fertile, con produzione piuttosto costante; di facile accontentatura in fatto d'ambiente.
Il vino da giovane è molto colorito, tannico, fresco, di buona fragranza. È d'alcoolicità media (per lo più dal 10 all'11%). E suscettibile di moderato invecchiamento. Se ne prepara anche un tipo dolce, che, in bottiglia, diviene spumeggiante.