Scrittrice e pubblicista (Tuorla, Finlandia, 1801 - Årsta, Stoccolma, 1865), ispiratrice del movimento femminista in Svezia. Nel romanzo Presidentens döttrar ("Le figlie del Presidente", 1834) si afferma il diritto della donna all'indipendenza nella famiglia e nella società; e questo tema compare in tutti gli altri, fra i quali Hertha eller en själshistoria ("Hertha o la storia d'un'anima", 1856). Ma nelle lettere e nelle memorie dei suoi soggiorni negli Stati Uniti (1849-51: Hemmen i den nya världen, "Le famiglie nel nuovo mondo" 1853-54), in Italia, in Grecia e in Palestina (1856-61: Livet i gamla världen, "La vita nel vecchio mondo", 1860-62) va cercata la testimonianza migliore della sua personalità.