MARCH, Fredric
Pseudonimo di Frederick McIntyre Bickel, attore nordamericano, nato a Racine, Wisconsin, il 31 agosto 1897.
Ebbe sulle prime una fortunata carriera teatrale imponendosi in interpretazioni vigorose e solide che non tardarono a richiamare su di lui l'attenzione della critica (The American way, di Kaufman e Hart, 1939; The skin of our teeth, di Wilder, 1942; An enemy of the people, di Miller (da Ibsen), 1950; Long day's Journey into night, di O'Neill, 1956). La sua fama, però, è stata soprattutto consacrata dalla lunga serie d'interpretazioni cinematografiche che, iniziatasi nel 1932 con Dr. Jekyll and Mr. Hyde, di Mamoulian, per il quale ottenne l'Oscar, doveva continuare per anni all'insegna di una personalità romantica e torbida insieme, carica di un fascino un po' misterioso (The sign of the Cross, 1933; Anna Karenina, 1936; The buccaneer, 1938; Death takes a holyday, 1934; I married a witch, 1942). Il dopoguerra, invece, lo ha visto affermarsi con una maschera scavata e dolorosa, segnata e sofferta che, se lo ha indotto talvolta a colorire un po' i toni drammatici, gli ha sempre concesso di approfondire con sincerità e calore i più tormentati personaggi. Da ricordare, su questa linea, The best years of our lives (1946), Death of a salesman (1951), che gli valse il premio per la migliore intepretazione maschile alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, The man in the gray flannel suit (1956), Middle of the night (1959) e il recente Inherit in the wind (1960).