MYERS, Frederick William Henry
Poeta, filosofo e scienziato inglese, nato a Keswick (Cumberland) il 6 febbraio 1843, morto a Roma il 17 gennaio 1901. Manifestò giovanissimo un particolare amore per i classici greci e latini, soprattutto per Virgilio, le cui opere imparò quasi interamente a memoria. I suoi primi saggi di poesia al Cheltenham College, dove entrò a 13 anni, attirarono sulla sua brillante personalità l'attenzione di maestri e di conoscenti, e parecchie furono le gare poetiche, latine e inglesi, in cui riuscì vincitore. Laureatosi al Trinity College (Cambridge) nel 1864, viaggiò in Italia e in Grecia, visitò Costantinopoli, fu nel Canada e negli Stati Uniti. Nel 1865 divenne lettore a Cambridge, ma non sentendosi adatto all'insegnamento si dimise nel 1869. Nel 1872 fu nominato ispettore scolastico, e tenne tale ufficio sin quasi alla morte.
Si può dividere la sua opera in due sezioni distinte: da un lato le composizioni poetiche e critiche, dall'altro gli scritti scientifici e filosofici. Il primo poema del M. fu St Paul (Londra 1867); a esso seguì una piccola raccolta di poesie, che non fu più ristampata (1870); e nel 1882 una nuova e più importante raccolta, chiamata The Renewal of Youth dal titolo del poema principale in essa contenuto. Quest'opera poetica del M., dapprima nota a pochi, finì con l'imporsi per la sua ardente sincerità, per la compiutezza espressiva, per la vivida fantasia che la illumina.
L'opera critica, contenuta quasi tutta in due volumi (Essays, Classical and Modern, Londra 1883), comprende saggi acuti ed esaurienti su poeti come Virgilio, Wordsworth e Shelley; ma anche su pensatori come Mazzini o Renan e su grandi personalità del passato, come Marco Aurelio. I saggi su Virgilio, Wordsworth e George Eliot sono, peraltro, i suoi migliori e più noti.
Ma il M. raccomanda la sua fama soprattutto all'opera svolta nell'ambito delle ricerche metapsichiche (v. psichica, ricerca). Lunghi anni di amicizia con Henry Sidgwick gli permisero di compiere numerosi studî ed esperimenti nel campo dell'ipnotismo, della chiaroveggenza, della telepatia, dei fenomeni medianici; ed egli fu tra i fondatori, nel 1882, della Society for Psychical Research, di Londra, che ha svolto dipoi un cospicuo lavoro di raccolta e di critica. La prima importante pubblicazione della società fu l'opera Phantasms of the Living (Londra 1886, voll. 2), dovuta a E. Gurney, F. W. H. Myers (che ne scrisse la prefazione) e F. Podmore, nella quale sono riuniti e documentati centinaia di casi di telepatia spontanea. Nei Proceedings della Società apparve quindi un altro lavoro del M., The Subliminal Self, preludio a quella che doveva essere la sua opera capitale, pubblicata postuma nel 1903: Human Personality and its Survival of Bodily Death (voll. 2). In questa il M. tentò per la prima volta di raggruppare e interpretare unitariamente i principali fenomeni metapsichici, avanzando l'ipotesi di un "subliminale" psichico che trascendesse la coscienza normale e sopravvivesse alla morte corporea. L'erudizione e la forza argomentativa del M. permettono di considerare quest'opera come fondamentale nel campo delle ricerche psichiche e come una delle più interessanti espressioni del pensiero filosofico e scientifico di quegli anni. Del M. apparvero ancora: Science and a Future Life (Londra 1893) e Fragments of Prose and Poetry, pubblicato postumo nel 1904.
Bibl.: O. Lodge, W. James, Ch. Richet, F. Podmore e W. Leaf, In Memory of F. W. H. Myers, in Proceedings of the Society for Psych. Res., XVII (1901-1903), parte XLII; A. C. Benson, The Leaves of the Tree, New York 1911; A. Sidgwick, in Dict. of National Biography, XXII, Londra 1921-22, s. v.