VOIGT, Frederick
Giornalista, nato a Londra il 9 maggio 1892, di famiglia d'origine tedesca. Studente di scienze naturali nell'università di Londra, esordì in giornalismo dopo la prima Guerra mondiale, come redattore del Manchester Guardian.
Nel 1922 fu nominato capo corrispondente a Berlino dove, tranne brevi intervalli, rimase fino all'ascesa di Hitler al potere; ma la sua libera critica al rinascente nazionalismo tedesco gli procurò gravi incidenti già prima del regime nazista. Altre complicazioni gli derivarono dalle sue ricerche sui rapporti segreti della Reichswehr col governo sovietico. Dopo l'avvento di Hitler, il Manchester Guardian richiamò il V. a Londra dove, quale redattore diplomatico, fornì al suo giornale, con l'aiuto di corrispondenti clandestini in Germania, un amplissimo notiziario sui preparativi bellici del nazismo. A questo egli tendeva sempre più ad accostare, per ideologie e per pratica politica, la Russia sovietica. Su tale argomento il V., staccatosi dal Manchester Guardian, pubblicò nel 1938 un libro, Unto Caesar, dal quale risulta chiara la sua conversione dalle dottrine materialistiche a quelle religiose protestanti. Nominato, nel 1941, direttore della rivista The Nineteenth Century and After, vi pubblicò, durante la seconda Guerra mondiale, articoli polemici sulla condotta di essa e sulla pace futura. Lasciata, dopo il conflitto, la direzione della rivista, continuò a muovere critiche, su essa e altrove, a uomini e metodi, specie per ciò che riguarda le questioni balcaniche.