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Flamand, Frederic

Lessico del XXI Secolo (2012)
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Flamand, Frederic


Flamand ⟨-mã´⟩, Frédéric. – Regista e coreografo belga (n. Etterbeek 1949). Formatosi come attore, fondò, con il fratello Charles (n. 1940, più noto con lo pseud. di Frédéric Baal), il Théâtre laboratoire vicinal, che si ispirava al teatro povero di J. Grotowski (Real reel, 1971; Lunapark, 1972). Nel 1973 lasciò il gruppo per fondare la compagnia di danza contemporanea Plan K, dedicata alla creazione di spettacoli nei quali realizzare la fusione di teatro, danza, musica, coreografia, video, architettura e arti plastiche. Dopo una proficua collaborazione con W. Burroughs (The penny arcade peep show, 1975; 23 Skidoo, 1976), ha contribuito alla fondazione nel 1991 del Royal ballet of Wallonia, rinominata Charleroi/Danse, prima compagnia di danza contemporanea in Belgio. Tra le sue maggiori coreografie si ricordano: Scan lines, 1983; Memory stop, 1983, in Brasile; If pyramids were square, 1986, in Messico; The fall of Icarus, 1989; Titanic, 1992; Ex machina, 1994; Moving target, 1996; Muybridge-Marvey, 1998; Metapolis-project 972, 2000. Nel 2003 la Biennale di Venezia gli ha conferito l’incarico di direttore artistico in occasione del primo Festival di danza contemporanea della Biennale; nel 2004 è stato nominato direttore del Ballet national de Marseille, e dallo stesso anno è docente presso la facoltà di Design e arti dell'Università IUAV di Venezia. È direttore artistico del Festival international de danse di Cannes per il periodo 2011-13.

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