BASTIAT, Frédéric
Nato il 29 giugno 1801 a Mugron, vicino a Bayonne. Figlio di mercanti, tentò dapprima senza alcun successo gli affari agricoli; nel 1830 nominato giudice di pace del suo cantone e nel 1832 membro del consiglio generale delle Lande, parve voler limitare la sua vita e la sua ambizione al paese natio, e i suoi opuscoli di quel tempo, riflettenti questioni locali, a parte le notevoli qualità di stile, hanno per noi scarso interesse. Nel 1840 fece un viaggio in Spagna e Portogallo per liquidare alcuni crediti della casa commerciale di suo zio (della quale aveva fatto parte) e colse l'occasione per studiare le condizioni di quei paesi. Il giornale inglese Globe and Traveller lo informò della produzione e dello sviluppo della Anti-Corn Law League, l'esistenza della quale era scarsamente conosciuta in Francia. Gli esempî di Cobden, Bright, Thomson, Moore, Fox, incitarono Bastiat. Dopo aver studiato per due anni il movimento, si decise a iniziarne uno simile in Francia, e inviò al journal des Économistes un articolo De l'influence des tarifs français et anglais sur l'avenir des deux peuples, che iniziò la serie dei Sophismes économiques: opuscoli brillanti, ironici e logicamente serrati, tra i quali è ben nota la Petition des fabricants de chandelles, bougies, lampes, ecc. In essi noi abbiamo la più completa, sapiente e larga critica delle teorie protezioni ste.
In questo stesso tempo (1845) il B. venne a Parigi per curare l'edizione del suo primo libro, Cobden et la ligue ou l'agitation anglaise pour la liberté des échanges, e fu molto cordialmente ricevuto dagli economisti della capitale, dove divenne ben presto il più attivo oppositore della politica protezionista. Da Parigi passò a Londra e Manchester, dove conobbe personalmente Cobden, Bright e altri capi della lega; ritornato in Francia, dove intanto i suoi scritti avevano prodotto il loro effetto, partecipò alla fondazione in Bordeaux nel 1846 della prima Association pour la liberté des échanges, divenne segretario generale di un'associazione analoga fondata a Parigi nello stesso anno e iniziò la pubblicazione del suo giornale, Le libre échange.
Fu d'una grandissima attività, organizzò riunioni e conferenze, scrisse articoli in molti periodici. La campagna libero-scambista fu interrotta dalla rivoluzione del 1848, e B. diresse anch'egli i suoi sforzi contro il socialismo, eccellendo fra tutti gli economisti francesi nel dimostrare come i ragionamenti socialisti fossero conseguenze di errati punti di partenza. Scrisse: justice et fraternité, Ce qu'on voit et ce qu'on ne voit pas (1850), Protectionnisme et communisme (1849), Capital et rente (1849), Paix et liberté (Parigi 1849), Mandit argent (1849), Propriété et loi (1848), La gratuité du crédit (1850), Baccalauréat et socialisme (1850), ecc.
Alle elezioni dell'agosto 1848 il dipartimento delle Lande mandò B. all'assemblea costituente, e nel maggio 1849 all'assemblea legislativa. Morì a Roma il 24 dicembre 1850.
Dopo aver confutato gli errori del protezionismo e del socialismo, egli si decise a formulare quella che credeva la vera dottrina economica.
A tal fine cominciò a pubblicare le sue Harmonies économiques, (solo il 1° volume fu pubblicato durante il suo soggiorno in Italia), che tende a porre in luce il contrasto tra la debolezza delle organizzazioni artificiali, la cui creazione viene imposta da chi ne ha il potere, e la prosperità di quelle che sorgono spontaneamente in condizioni economiche nelle quali l'equilibrio delle forze individuali e collettive risulta dal loro libero e reciproco bilanciarsi. Le teorie di B., certamente non molto originali, sono state vivamente combattute. Specialmente Cournot, Marshall, Cairnes e Lassalle le giudicarono assai severamente, negando loro un vero carattere scientifico.
Opere: si veda l'edizione: Øvres complètes de F.B. mises en ordre revues et annotées d'après les manuscrits de l'auteur par P. Paillottet e R. de Fontenay, 6 voll., Parigi 1854-55; 2ª ed., 6 voll., Parigi 1862-64. Alcuni volumi di queste edizioni, specialmente il VI, furono in seguito ristampati parecchie volte. Il settimo volume, inedito, fu pubblicato nel 1865.