Astrofisico inglese (Bingly, York, 1915 - Bournemouth 2001). Durante la seconda guerra mondiale contribuì alla realizzazione del radar; prof. dal 1945 a Cambridge e poi, dal 1972, a Manchester; membro della Royal Society dal 1957 e dal 1966 direttore dell'Institute of theoretical astronomy a Cambridge. Collaborò con gli osservatorî di Mt. Wilson e Palomar. Con H. Bondi e T. Gold elaborò (1948) il cosiddetto modello stazionario dell'universo, secondo il quale le proprietà su larga scala dell'universo rimarrebbero uguali a ogni istante e l'espansione sarebbe compensata dalla continua creazione di materia; questo modello si è rivelato poi in disaccordo con le osservazioni. Recò inoltre notevoli contributi alla teoria sulla formazione degli elementi nelle stelle. Tra le opere: The nature of the universe (1950); Frontiers of astronomy (1955); Gal axies, nuclei and quasars (1965); Energy or extinction? The case for nuclear energy (1977); The intelligent universe (1983); ha scritto anche l'autobiografia: Home is where the wind blows (1994).