GAUDENTI, FRATI
. Ordine militare religioso italiano, reso celebre dal verso dantesco (Inf., XXIII, 103). Il suo vero nome era invece quello di "ordine dei frati cavalieri della B. V. Maria gloriosa".
Lo aveva fondato, nel 1233, il domenicano Bartolomeo da Vicenza con lo scopo di ricondurre la pace e la tranquillità nelle città dilaniate dalle discordie interne; e a tale scopo i cavalieri s'impegnavano a prendere le armi contro i perturbatori della pubblica quiete e contro coloro che impunemente violavano la giustizia. Fu adottata la regola agostiniana, con il voto di castità coniugale (essendo consentito ai cavalieri di sposarsi), di ubbidienza e di protezione delle vedove e degli orfani. L'ordine doveva reclutarsi esclusivamente fra i gentiluomini (e infatti come primi cavalieri figurano gentiluomini bolognesi) e dispose ben presto di ricche commende, specialmente a Bologna, Mantova, Modena e Treviso. L'ordine, riconosciuto da Urbano IV il 23 dicembre 1261 con la bolla Sol ille verus, degenerò tuttavia ben presto; e quindi i suoi membri furono popolarmente chiamati frati allegri e soprattutto frati gaudenti, nome che è loro rimasto. Tuttavia l'ordine non si estinse a Bologna che nel 1589 e a Treviso esisteva ancora nel 1737. Ma era ormai da gran tempo ridotto al godimento della commenda da parte di singole persone. L'abito dei cavalieri era bianco, con mantello grigio fregiato di una croce rossa.