KOBELL, Franz Wolfgang von
Mineralogista e poeta tedesco, nato a Monaco il 19 luglio 1803, morto ivi l'11 novembre 1882. In giovane età occupò la cattedra di mineralogia nell'università di Monaco, che tenne per lunghi anni dedicandosi attivamente a ricerche di vario genere nel campo della chimica dei minerali e della fisica e morfologia dei cristalli. A lui si deve lo stauroscopio, il cui primo modello rese noto nel 1855.
Le sue principali opere di mineralogia sono: Charakteristik der Mineralien (Norimberga 1830-31); Tafeln zur Bestimmung der Mineralien (11 edizioni, 1833-1878); Gesch. der Mineralogie (Monaco 1864).
L'amore per la natura lo avvicinò alla poesia, e le abitudini di vita degli alpigiani bavaresi gli diedero la prima ispirazione per la sua lirica in tono popolare. Nel 1841 uscì Triphylin, raccolta di liriche in alto tedesco, in alto bavarese e in dialetto del Palatinato. Seguirono - in collaborazione con F. Pocci - Alte und neue jägerlieder (1843), Schnaderhüpfle und Sprüchele (1845-47). Un poemetto sopra la creazione del mondo (Urzeit der Erde, 1856) piacque molto ad A. v. Humboldt. Il successo lusinghiero delle poesie indusse il K. a provarsi anche nella prosa dialettale; cominciò con drammi popolari e scrisse in seguito anche novelle tanto in dialetto alto bavarese quanto in quello del Palatinato (Der Rauba, Il malandrino; Der Roaga, La ronda, 1847). Legato da lunga amicizia con Massimiliano II di Baviera, alla morte del quale dedicò un commosso Erinnerungsblatt (1864), il K., che in lieti convegni univa intorno a sé i soci dell'Altengland e anche i poeti chiamati a Monaco da Massimiliano come Geibel, Heyse, Dingelstedt, creò una poesia popolare dialettale in un'epoca letteraria che teneva tale forma di poesia in dispregio. I suoi brevi canti umoristici sono ancor oggi vivi e diffusi quanto i canti popolari veri e proprî.