WICKHOFF, Franz
Storico dell'arte, nato il 7 maggio 1853 a Steyr (Austria superiore), morto il 6 aprile 1909 a Venezia. Scolaro di Thausing e Conze, fu ispettore dal 1879 al 1895 nel Museo austriaco di arti e mestieri, e, dal 1882, professore di storia dell'arte all'università di Vienna.
Il merito principale del W. consiste nell'avere, sull'esempio di T. Sickel, collegato la storia dell'arte alla storia e perfezionato il metodo critico morelliano. Testimonianze del suo bisogno di dare agli studî di storia dell'arte una larga base critica sono il catalogo, da lui stesso compilato, dei disegni italiani dell'Albertina (in Jahrb. d. kunsth. Samml. in Wien, 1891,1893), la serie dei cataloghi, da lui iniziati, dei manoscritti miniati dell'Austria (Kritisches Verzeichnis der illuminierten Handschriften Österreichs, Lipsia 1906 segg.), nonché la rivista Kunstgeschichtliche Anzeigen (Innsbruck 1904 segg.) che egli fondò quale organo centrale della critica degli studî di storia dell'arte. L'attività scientifica del W. si estende a campi diversissimi della storia dell'arte che egli trattò in numerosi articoli. I più importanti sono raccolti nel secondo volume dei suoi scritti (Berlino 1913). L'opera principale è Die Wiener Genesis (Vienna 1895, nuova ed. 1913).
Bibl.: J. v. Schlosser, in Mitteilungen des Instituts für österreichische Geschichte, XXX, 1909, p. 554 seg.; id., in Neue österreichische Biographie, VIII, p. 190; id., Die Wiener Schule der Kungstegschichte, Vienna 1935, p. 161.