LISZT, Franz von
Giurista, cugino del precedente, nato a Vienna il 2 marzo 1851, morto a Seeheim il 21 giugno 1919. Libero docente a Graz nel 1875, fu nel 1879 chiamato a succedere come ordinario al Seuffert nell'università di Giessen. Fondò nel 1881 a Lipsia, insieme col Dochow, la Zeitschrift für die gesamte Strafrechtswissenschaft; nello stesso anno uscì la prima edizione del suo Lehrbuch des deutschm Strafrechts (26ª ed., Berlino 1932). Nella prolusione di Marburgo del 1882 (Der Zweckgedanke im Strafrecht) lanciò il suo programma di trasformazione del metodo di lotta contro la delinquenza, l'esigenza di una politica criminale a base di prevenzione speciale. Per la realizzazione delle sue idee di riforma creò, insieme con Prins (Bruxelles) e van Hamel (Amsterdam), la Internationale kriminalistische Vereinigung (31 dicembre 1888). Nell'anno successivo passò all'università di Halle; dove pubblicò, insieme con G. Crusen, l'opera in due volumi Die Strafgesetzgebung der Gegenwart in rechtsvergleichender Darstellung (voll. 2, Berlino 1894 e 1899). La carriera scientifica del L. culminò con la chiamata a Berlino nel 1899. Il suo Kriminalistisches Institut di Berlino si acquistò fama mondiale. Oltre il diritto e la procedura penale, insegnò procedura civile, diritto internazionale, filosofia del diritto. Si dedicò anche alla politica (conservatore dapprima, poi liberale), fino a divenire membro del Reichstag. Lasciò l'università nel 1916.
Altre sue opere: Das Völkerrechtsystem. dargest. (12ª ed., rielab. da M. Fleischmann, Berlino 1925); Strafrechtliche Aufsätze und Vorträge, voll. 2, Berlino 1905; Reform des Strafverfahrens, Berlino 1906.