KLINE, Franz
Pittore statunitense, nato a Wilkes-Barre, Pennsylvania, il 23 maggio 1910 e morto a New York il 13 maggio 1962. Dopo aver studiato all'università di Boston con F. Durkee, J. Grosman e H. Hensche, si reca in Europa stabilendosi a Londra (1935-38), dove frequenta la Heatherley's Art School.
Tornato negli Stati Uniti, si stabilisce a New York: le sue opere sono soprattutto ritratti, studi di figure, scene di strada, paesaggi, decorazioni per bar che rivelano un'alta padronanza dei mezzi pittorici e l'attento studio dedicato ad artisti come H. Toulouse-Lautrec ed E. Degas. Dopo il 1945 si nota un'accentuazione del dinamismo interno delle forme, con un segno che si fa sempre più aspro e allusivo, con forme semplificate in bianco e nero che rompono le strutture negli elementi essenziali. Partecipe delle nuove esperienze di J. Pollock, amico di W. de Konning, K. procede nella sua ricerca con opere che rivelano tutta la potenza e la tensione drammatica del gesto, nei segni neri esaltati dal fondo bianco delle larghe pennellate direzionali (immagini astratte di un paesaggio urbano segnato da strade, rotaie, impalcature). Dopo il 1957 K. torna nuovamente al colore, anche se sempre il nero su fondo bianco o grigio rimane il suo mezzo espressivo più congeniale.
Dopo la sua prima mostra personale, tenuta a New York nel 1950, presso la Egan Gallery, K. ha partecipato alle più importanti esposizioni in America e in Europa e ha svolto anche un'attività didattica insegnando al Black Mountain College, al Pratt Institute, alla Museum School of Art di Philadelphia.
Bibl.: D. Sylvester, F. Kline, 1910-1962, in Living Arts, i (1963), p. 2 segg.; F. Dawson, An emotional memoir of F. Kline, New York 1967; R. Goldwater, F. Kline: Darkness visible, in Art News, 66 (1967), i, p. 38 segg.
Cataloghi di mostre: Biennale Venezia 1960; White Chapel Art Gallery, Londra 1964; Whitney Museum, New York 1968.