Medico (Iznang, Lago di Costanza, 1734 - Meersburg 1815). Si laureò in filosofia e teologia a Ingolstadt, poi in medicina a Vienna (1766). Sulla traccia di Paracelso e della tradizione astrologica, cercò i rapporti tra gli astri e gli organismi viventi (Dissertatio physico-medica de planetarum influxu, 1766) e credette di individuare la presenza di uno spirito o fluido "vitale" che si sprigiona da ogni essere e può determinare influenze profonde tra di essi: di qui gli studî sul "magnetismo" di minerali e viventi (mesmerismo); in particolare, essendo riuscito a provocare sonno profondo con l'uso di ferri magnetizzati, teorizzò la presenza di uno spirito vitale (magnetismo animale) che emanerebbe soprattutto dagli occhi e dalle dita e che sarebbe alla base dell'ipnosi. M. ritenne che attraverso l'influsso magnetico si potessero anche curare le malattie alla cui origine sarebbero disturbi di origine "magnetica". Osteggiato dalle autorità sia mediche sia civili ed ecclesiastiche, fu costretto a rifugiarsi a Parigi (1778), dove per qualche anno ebbe larga fama e numerosi seguaci (pubblicò nel 1779: Mémoire sur la découverte du magnétisme animal), ma anche in Francia le applicazioni mediche del magnetismo di M. furono proscritte. Nel 1792 si trasferì in Svizzera, per poi tornare definitivamente (1793) in Austria.