Critico e scrittore ceco (Liberec 1867 - Praga 1937), dal 1919 prof. di letterature romanze all'univ. di Praga. Studioso di vasta cultura europea, sostenitore delle avanguardie, rinnovò radicalmente la critica letteraria ceca. Tra le sue opere, oltre al Šaldův Zápisník ("Il taccuino di Š.", 9 voll., 1928-37), si ricordano: Boje o zítřek ("Battaglie per il domani", 1905); Duše a dílo ("L'anima e l'opera", 1913); O nejmladší poezii české ("Sulla giovane poesia ceca", 1928); Mácha snivec i fuřič ("Mácha sognatore e ribelle", 1936). Scrisse anche racconti (Život ironický "La vita ironica", 1912), versi (Strom bolesti "L'albero del dolore", 1920), drammi (Dítě "Il bambino", 1923).