BRANGWYN, Frank
Pittore, nato a Bruges il 12 maggio 1867, andò col padre in Inghilterra nel 1875. Durante la sua prima giovinezza fu incoraggiato da Harold Rathbone a copiare bassorilievi fiorentini; dal 1882 al 1884 disegnò specialmente arazzi per William Morris e altri lavori per diversi fabbricanti. Nel 1885 espose per la prima volta alla Royal Academy, di cui divenne membro aggregato nel 1904 ed effettivo nel 1919. I viaggi che fece dal 1886 al 1890 nell'Asia Minore e nell'Africa settentrionale gli fornirono molti soggetti e gl'ispirarono quell'amore che conservò sempre per il colore dell'Oriente. I suoi primi lavori hanno una intonazione monotonamente grigia, ed egli stesso confessa che fu la compagnia dell'acquarellista scozzese Arthur Melville che ravvivò mirabilmente la sua tavolozza slavata. A partire dal 1887 i quadri di natura morta, di soggetti rappresentativi e d'arte industriale, gli assicurarono una vasta reputazione. Forse nessun altro artista inglese acquistò tanta fama ed esercitò tanta influenza in tutta l'Europa continentale. Oltre ai dipinti ha eseguito numerose e splendide incisioni all'acquaforte, tra le quali sono notissime S. Maria della Salute e Ponte di Rialto di Venezia e l'Abside della cattedrale di Messina. Ha anche illustrato alcuni libri, come le Mille e una Notte e un'edizione di ‛Omar Khayyām, ed eseguito un gran numero di litografie, compresa una pregevole serie di disegni per manifesti, tra i quali vanno ricordati quelli patriottici durante la guerra. A lui vanno pure attribuite numerose decorazioni murali eseguite in tutto il mondo, come la decorazione del padiglione inglese all'Esposizione internazionale di Venezia; il pannello rappresentante il commercio moderno nella Borsa di Londra; quattro grandi pannelli alla Panama-Pacific International Exposition di S. Francisco di California (1914-15); undici pannelli nel salone della Skinners' Company; le pareti della cappella della Christ's Hospital School; le decorazioni del nuovo palazzo del tribunale di Cleveland negli Stati Uniti; la lunetta commemorativa al palazzo del Parlamento a Winnipeg; la cupola e gli archi di vòlta nello State Capitol del Missouri; il gran mosaico nella chiesa di S. Aidano a Leeds; e tutto ciò, oltre a innumerevoli disegni per finestre, mobili, tappeti, lavori in metallo, ecc. Nel 1896 terminò una serie di quadri delle stazioni della Via Crucis per la colonia dei lebbrosi di Westkoppies presso Praetoria nell'Africa del sud. Da quel tempo si occupa principalmente d'una serie di pitture decorative per la galleria reale della Camera dei lord.
Nonostante tale e così varia attività, il B. ha saputo conservare uno dei primissimi posti in tutti i diversi rami dell'arte ai quali ha dedicato la sua energia straordinaria. Ogni fase della sua opera rivela il senso del grandioso e del drammatico, una finezza artistica che traduce sempre forme e modelli in espressioni pittoricamente vivaci e attraenti. (V. tam. CXLIX e CL).
Bibl.: L. Bénédite, The Spirit of the Age, The Work of Frank Brangwyn (traduzione di F. Whyte), Londra 1905; F. Newbolt, The etched work of F. B., Londra 1908; M. W. Brockwell, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. precedente); H. Fürst, The decorative Art of F. B., Londra 1924; Fine Art Society, Catalogue of the etched work of F. B., Londra 1912; C. Davies e T. A. Steinlen, Catalogue of the F. B. Exhibition, Londra 1924; W. Gaunt, Etching of F. B., Londra 1926.