Rosay, Françoise
Nome d'arte di Françoise Bandy de Nalèche, attrice teatrale e cinematografica francese, nata a Parigi il 19 aprile 1891 e morta ivi il 28 marzo 1974. Dotata di qualità (la particolare grazia nei movimenti, una mimica vivacissima e la dizione cristallina) che le permettevano di ovviare alle sue limitazioni naturali come la struttura fisica imponente, la voce tonante e un viso non bello, creò con il marito, il regista Jacques Feyder, un sodalizio professionale e umano raro nella storia del cinema: non soltanto fu interprete di molti suoi film, ma talvolta collaborò con lui in qualità di assistente alla regia (pur non essendo quasi mai citata nei titoli di testa).
Debuttò in teatro nel 1908, ma il matrimonio con Feyder la indirizzò, a partire dal 1918, prevalentemente verso il cinema: Crainquebille (1923) e Gribiche (1926), appunto diretti dal marito, le diedero la prima notorietà, consolidata nel 1928 da Le deux timides (I due timidi) di René Clair. In quello stesso anno sia la R. sia Feyder ricevettero da parte della Metro Goldwin Mayer la proposta di un contratto di lavoro negli Stati Uniti: in Francia era il primo invito del genere dai tempi della guerra. Partirono con grandi speranze, ma in realtà furono entrambi confinati in rifacimenti in lingua francese di mediocri film americani; delusi, ritornarono dopo qualche tempo in patria. Nel giro di due anni lavorarono insieme in tre opere che li resero celebri e ne fecero la coppia più in vista del cinema francese degli anni Trenta: Le grand jeu (1933; La donna dai due volti), Pension Mimosas (1934; Pensione Mimosa) e soprattutto La kermesse héroïque (1935; La kermesse eroica), che rappresentò il culmine della loro carriera. Dopo la sconfitta della Francia nel 1940, rifiutando di continuare a lavorare sotto l'occupazione tedesca (al contrario della stragrande maggioranza degli attori e registi francesi) si rifugiarono in Svizzera dove, nonostante le difficoltà economiche, riuscirono a girare nel 1941 il singolare giallo Une femme disparaît, in cui la R. interpretava quattro personaggi diversi. Ma gli anni della guerra furono occupati dall'attrice prevalentemente in tournée teatrali in Inghilterra e in Nord Africa, e in recital radiofonici di appoggio all'azione del generale Ch. De Gaulle (azioni che le procurarono una condanna a morte in contumacia da parte delle autorità di occupazione tedesche). Ritornata al cinema, dal 1944 al 1948 interpretò diversi film in Gran Bretagna. Morto Feyder nel 1948, proseguì la sua attività nuovamente in Francia (con frequenti incursioni in Italia e negli Stati Uniti), in ruoli di caratterista, spesso nell'ambito del genere brillante, tra i quali spicca quello dell'albergatrice allegramente assassina di L'auberge rouge (1951; Arriva Fra' Cristoforo…) di Claude Autant-Lara.
Puck, Galleria: Françoise Rosay, in "Cinema", 1940, 89; G. Braucourt, Françoise Rosay, in "Écran", mai 1974.