Scrittrice (Nancy 1695 - Parigi 1758). Divisa da un marito grossolano e brutale, visse qualche tempo con la marchesa du Châtelet, l'amica di Voltaire, e fu accusata a torto di aver sottratto una copia di La Pucelle di Voltaire stesso. Esordì in letteratura nel 1745 con una mediocre novella, ma le sue Lettres d'une Péruvienne (1747), nel genere delle Lettres persanes di Montesquieu, piene di descrizioni scintillanti e di sentimentalismi, ottennero grande successo. Aprì allora un salotto frequentato dai migliori ingegni del tempo. La sua fama si accrebbe quando fece rappresentare una commedia, Cénie (1750); un'altra opera drammatica, La fille d'Aristide, ebbe un insuccesso clamoroso. Tra gli scritti minori, sono da segnalare interessanti lettere riu nite col titolo Vie privée de Voltaire et de M.me du Châtelet (1820).