VATABLE, François
Ebraista, nato a Gamaches in Piccardia verso la fine del secolo XV, morto a Parigi il 16 marzo 1547: il suo cognome, latinizzato in Vatablus, si trova anche sotto le forme Watebled, Gastebled e Outeblé. Verso il 1531 era parroco a Bramet nel Valois, e più tardi fu abate commendatario di Ballonzane. Francesco I gli conferì nel Collège de France la cattedra di ebraico, nella quale materia il V. fu reputatissimo.
Durante la sua vita egli non pubblicò nulla. Postume furono pubblicate le sue traduzioni in latino dei Meteorologica (Lione 1548) e dei Parva naturalia (Parigi 1619) di Aristotele. Ma molto più celebri divennero i biblici Scholia, che da note manoscritte dei discepoli del V. estrasse Roberto Estienne (Stephanus) e pubblicò nella sua edizione della Bibbia tradotta in latino da Leone di Giuda (voll. 4, Parigi 1539-1545). Ma la pubblicazione fu disapprovata dal V. stesso, perché alle note originali erano state aggiunte dall'editore molte altre desunte da Calvino, Münster e altri protestanti. Nel 1547 l'edizione fu condannata dalla Sorbona, ma R. Estienne ristampò gli Scholia, con accentuazioni calviniste e la traduzione latina di Sante Pagnini (Ginevra 1547). Edizioni cattoliche furono pubblicate a Salamanca (1584) e a Parigi (voll. 2, 1728-1745). Altre e più ampie note attribuite al V. pubblicò R. Estienne nel Liber Psalmorum (Ginevra 1557), che poi furono riprodotte nella collezione Critici sacri. Le autentiehe note del V. sono un modello di chiarezza e di precisione, e contrariamente all'uso di quell'epoca non si diffondono in polemiche teologiche, bensì insistono sul lato filologico.