GOSSEC, François-Joseph
Musicista, nato il 17 gennaio 1734 a Vergnies (Hainaut), e morto a Passy (Parigi) il 16 febbraio 1829. Nel 1751 si trasferì a Parigi dove fu incaricato di dirigere l'orchestra di A. de La Pouplinière. Nel 1761 si cimentò come operista con Le Tonnelier, un atto, scritto in collaborazione con N.-M. Audinot, che ebbe esito incerto. Migliore accoglienza fu fatta all'opera in 3 atti Le faux Lord del 1765. Nel 1770 fondò i Concerts des amateurs divenuti poi celebri e nel 1773 riorganizzò i Concerts spirituels (insieme con P. Gaviniès e S. Leduc). Dal 1780 al 1782 fu secondo direttore dell'orchestra dell'Académie royale de musique (Opéra), rimanendo membro del comitato direttivo sino al 1784, anno in cui assunse la direzione generale dell'École royale de chant. Trasformata questa (1795) nel conservatorio di musica, ne diventò ispettore con L. Cherubini, M. Grétry, J. F. Lesueur e E.-N. Méhul, e fu nominato membro dell'Istituto di Francia. Chiuso nel 1815 il Conservatorio, il G. si ritirò a Passy.
Valente compositore di musica strumentale, il G. fu in Francia il primo autore di sinfonie nel senso moderno del termine. Compose infatti ventisei sinfonie orchestrali (la prima nel 1784, assai dopo la prima sinfonia di G. B. Sammartini); tre sinfonie per strumenti a fiato; sei quartetti per flauto, violino, viola e basso; sei quartetti per 2 violini, viola e violoncello; sei sonate a tre per 2 violini e basso; sei sonate di cui le prime tre per 2 violini e basso e le altre tre a grande orchestra (con 2 oboi e 2 corni "ad libitum"); sei duetti per 2 violini. Al teatro diede, oltre ai lavori citati, numerose opere, intermezzi e balletti. Scrisse poi anche musica sacra (messe con orchestra, mottetti, ecc.), e oratorî, oltre a musica per le feste e le cerimonie della rivoluzione.
Bibl.: P. Hédouin, G., Valenciennes 1852; F. Helin, G., Parigi 1903.