EVELLIN, François
Filosolo francese, nato a Nantes il 15 dicembre 1835, morto a Parigi nel 1910. Dopo aver insegnato per lungo tempo filosofia nei licei, ed essersi nel 1880 addottorato, passò al Ministero della pubblica istruzione, dove divenne ispettore generale dell'insegnamento secondario.
Le sue due opere filosofiche principali sono Infini et quantité, Étude sur le concept de l'infini en philosophie et dans les sciences (Parigi 1880; 2ª ed. 1891) e La raison pure et les antinomies, Essai critique sur la philosophie kantienne (Parigi 1907). In queste egli si occupa soprattutto del problema kantiano delle antinomie, sostenendo che esse rappresentano difficoltà insuperabili per l'intelletto solo quando non si distinguano, in esso, la pensée sensible e la pensée pure, l'una preoccupata d'organizzare il mondo sensibile ai fini della pratica, l'altra capace di cogliere, col suo metodo puramente intellettuale, l'assoluta e non contraddittoria realtà.
Bibl.: L. Dauriac, Le réalisme finitiste de F. E., in Année philos., 1911.