TRONCHET, François-Denis
Giurista francese, nato a Parigi il 23 marzo 1726, ivi morto il 10 marzo 1806. Ebbe presto una vasta fama con le sue consultazioni forensi Nel 1789 fu deputato di Parigi agli Stati Generali. Membro del comitato feudale, esercitò una larghissima influenza nelle principali riforme legislative in questo campo e in quelle relative all'organizzazione giudiziaria. Per opera sua fu abbandonata la proposta d'istituire il giurì anche nelle cause civili: fu uno dei più decisi fautori dell'istituzione di una Corte di cassazione. Eletto il 29 marzo 1791 presidente dell'assemblea, partecipò attivamente ai lavori legislativi: la sua influenza si manifestò soprattutto nel campo successorio. Scelto da Luigi XVI come suo difensore nel processo che doveva terminare con la condanna a morte, fondò la difesa su argomenti di carattere strettamente processuale. Il suo nome figura nel testamento del re. Nel 1795 fece parte del consiglio degli anziani nel dipartimento Seine-et-Oise, prendendo parte anche qui ai lavori legislativi. Il 4 aprile 1800 fu nominato presidente della Corte di cassazione. Per volere del primo console presiedette la commissione legislativa incaricata della redazione del codice civile e cercò di far riconoscere maggior valore al diritto delle coutûmes anzi che al diritto scritto. Fu presidente del senato il 13 marzo 1802. Lasciò manoscritte alcune opere letterarie, ed oltre 3000 consultazioni.