Generale (Lione 1644 - Parigi 1730), figlio del marchese Nicolas; fece la campagna d'Ungheria e fu ferito nella battaglia di San Gottardo. Brigadiere (1672), maresciallo di campo (1674), luogotenente generale (1677), combatté durante la guerra d'Olanda, alle dipendenze sia di Turenne che di Condé. Alla morte del padre (1685), ottenne il governo del Lionese, del Forez e del Beaujolais. Combatté validamente a Steinkerque (1692) e fu creato maresciallo di Francia (1695); capitano delle guardie del corpo e comandante d'armata (1695), non riuscì a impedire a Guglielmo d'Orange di riprendere Namur. All'inizio della guerra per la successione di Spagna, al comando dell'armata d'Italia, fu battuto a Chiari (1701) e preso prigioniero a Cremona (1702). Dopo la sconfitta subita a Ramillies (1706) non riapparve più alla testa di eserciti in campo, ma conservò il favore del re, che lo nominò per testamento governatore del giovane re Luigi XV (1717-22). Membro del Consiglio di reggenza, presidente del Consiglio delle finanze, fu allontanato da corte (1722) dal reggente duca d'Orléans, rientrandovi solo dopo la morte di questo.