BRICQUEMAULT (o Bricquemaut), François de Beauvais signore di
Capo ugonotto. Nato verso il 1502, prese parte alle guerre d'Italia al tempo di Enrico II, combattendo sino al 1554 in Piemonte agli ordini del maresciallo di Brissac, e acquistandosi fama di valente capitano. Amico di Coligny, e convertitosi con lui alle dottrine calvinistiche, ebbe parte notevole nelle guerre di religione, particolarmente nella prima (1562-1563). Dopo aver firmato, con altri, l'accordo di Hampton-Court del 20 settembre 1562, per cui Elisabetta d'Inghilterra s'impegnava a dar soccorsi agli ugonotti, B. in seguito all'editto d'Amboise (19 marzo 1563) fu infatti incaricato da Condé e Coligny di cercar d'indurre Elisabetta a restituire senz'altro Le Havre, ch'ella aveva avuto in pegno dal partito: ma il tentativo non riuscì (aprile 1563). Notevole fu pure la sua opera, di capo militare questa volta, nella terza guerra civile specialmente nel maggio 1570. Conclusosi l'accordo tra gli ugonotti e la monarchia (8 agosto 1570), B. ebbe modo di svolgere ancora un'azione di notevole importanza politica; giacché riavvicinatosi agli ambienti di corte, fu uno dei più decisi sostenitori del programma d'intima collaborazione fra gli ugonotti e la monarchia, condividendo le idee di Coligny e approvandone il grande piano di politica estera: la lotta contro la Spagna nei Paesi Bassi. E difatti nel luglio 1572 egli muoveva, con Genlis, verso Mons per recar soccorso a Ludovico di Nassau, ivi bloccato dagli Spagnoli; sennonché il piccolo esercito veniva quasi completamente sterminato dal nemico (17 luglio). Ritornato a Parigi, riusciva a sfuggire al massacro nella notte di San Bartolomeo (24 agosto); ma, arrestato dopo pochi giorni, veniva condannato a morte e giustiziato il 29 ottobre 1572.
Bibl.: E. Haag, La France protestante, 2ª ed., per cura di E. Bordier, II, Parigi 1881 (voce Beauvais). Cfr. inoltre Delaborde, Vie de l'amiral de Coligny, Parigi 1878-1882, voll. 3; Whitehead, Gaspard de Coligny admiral of France, Londra 1904; Merki, L'amiral de Coligny, Parigi 1909, passim; e per le trattative del 1562-1563 con Elisabetta d'Inghilterra, anche Aumale (Duc d'), Histoire des Princes de Condé, I, Parigi 1863.