BONVIN, François
Pittore e incisore francese, nato a Vaugirard il 22 novembre 1817, morto il 19 gennaio 1887 a Saint-Germain-en-Lay. Nel '47 espose al Salon un ritratto di A. Chalamelle, nel '49 La Cuisinière, oggi nel Museo di Mulhouse. Nel 1850 si dimise dall'impiego che aveva; ma se l'arte sua delicata seduceva qualche critico, il B. vendeva poco. Infatti, nonostante l'acquisto da parte dello stato di alcuni quadri, La Charité, 1852 (Museo di Niort), La Messe basse, 1855 (Museo de Saint-Lô), La lettre de recommandation, 1859 (Museo di Besanzone), dovette riprendere il suo posto d'impiegato; vi rimase sino al 1866. Un soggiorno da lui fatto in quell'anno nel Belgio, due viaggi nei Paesi Bassi, gli procurarono la gioia di studiare i piccoli maestri olandesi, a cui la critica lo aveva così spesso avvicinato. La maggior parte delle tele in cui il B. descrive gli avvenimenti della vita monastica: l'Ave Maria, 1870, Le Réfectoire, 1872 (Museo del Lussemburgo) sta a testimoniare l'influenza che esercitò su lui il Granet, al quale il Foçillon giustamente lo ravvicina. Basandosi sulle relazioni che il B. ebbe col Champfleury e col Coubert lo si volle considerare uno degli artisti militanti della corrente realista; ma il suo amore della scena verista contemporanea non si riduce mai alla predica o alla satira.
Bibl.: P. Lefort, P. Rousseau et F. B., in Gaz. des Beaux-Arts, XXXVII (1888), pp. 132-45; F. Monod, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. prec.); E. Nelaton, F. B. raconté par lui meme, Parigi 1927; H. Foçillon, La peinture au XIXe et au XXe siècle, Parigi 1928.