MIGNET, François-Auguste-Marie
Storico francese, nato ad Aix l'8 maggio 1796, morto a Parigi il 24 marzo 1884. Studiò al liceo d'Avignone e poi alla facoltà di diritto della città nativa dove si legò di stretta amicizia con Adolfo Thiers. Avvocato nel 1818, il M. seguì, come il suo amico, la carriera forense per un anno e mezzo; poi si volse gradatamente verso la letteratura di tipo storico con un Éloge de Charles VII, premiato dall'Accademia d'Aix, e con un État du gouvernement et de la legislation en France à l'époque de Saint Louis, premiato dall'Académie des inscriptions et belles-lettres. Giunto a Parigi, il M. entrò, per interessamento del deputato liberale Manuel, al Courrier français, nella cui redazione rimase per dieci anni, tenendo inoltre all'università corsi assai apprezzati. Nel 1824 pubblicò una Histoire de la révolution française de 1789 à 1814 (voll. 2), sintesi brillante con tendenze filosofiche e politiche. Da allora il M. si schierò tra gli avversarî del regime e cospirò col Thiers e con A. Carrel per la rivoluzione del 1830. Dalla rivoluzione egli non ebbe tuttavia che la nomina a direttore d'archivio del Ministero degli esteri e, più tardi, a consigliere di stato. Con la rivoluzione del 1848 il M. perdette queste cariche e dopo il colpo di stato del 1851 rischiò di perdere anche il titolo di presidente d'uno dei comitati storici istituiti dal Guizot. Membro dell'Académie des sciences morales et politiques dal 1832, dell'Académie française del 1836, segretario perpetuo del primo di questi due istituti dal 1837, in entrambi egli pronunziò discorsi che restano modelli del genere. La Terza repubblica riparò in parte, con onorificenze, i torti fatti al M. dai precedenti regimi.
Il M. consacrò la maggior parte della sua attività scientifica alla storia generale e diplomatica del sec. XVI, sia con opere di storia (Antonio Perez et Philippe II, Parigi 1845; Histoire de Marie Stuart, ivi 1851; Charles-Quint. Son abdication, sa retraite, son séjour et sa mort au monastère de Yuste, ivi 1854; Rivalité de François Ier et de Charles-Quint, voll. 2, ivi 1875), sia con la pubblicazione di testi (Négociations relatives à la succession d'Espagne, ivi 1836-44, voll. 4). Storico avveduto e onesto, certo assai meno vigoroso e personale, ma anche meno sistematico e meno partigiano che non i suoi contemporanei Michelet, Guizot, A. Thierrv e Thiers, il M. seppe valersi dei documenti diplomatici e trarne materia per opere ben congegnate che sono ancora oggi utili.
Bibl.: C. Monod, in Revue historique, XXV (1884), pp. 118-119; L. Halphen, L'Histoire en France depuis cent ans, Parigi 1914.